Il giorno della semifinale, Day 4 a Colonia, raccontato ora per ora.
08:30 – Si apre il buffet per la colazione, ma come tradizione in questa stagione, non esiste un orario di ritrovo preciso. In questo caso, l’arrivo alla spicciolata aiuta, perché le regole anti-Covid non permettono la presenza di più di 24 persone alla volta all’interno di un singolo ambiente, non importa quanto ampio. E’ il momento di una rassegna stampa ampia come poche volte durante l’anno. Sergio Rodriguez ha l’apertura anche su El Pais ed El Periodico.
11:45 – La giornata comincia sul serio. E’ il momento di salire sul bus e recarsi alla Lanxess Arena. In linea d’area basterebbero pochi minuti per arrivare, ma il bus è costretto ad eseguire una serie di giri e impiega almeno 10-12 minuti per districarsi tra l’altro nel traffico che in questa zona è insidioso. All’arrivo ci si imbatte nel CSKA Mosca che ha appena terminato il proprio shootaround.
12:00 – Comincia l’allenamento. Il primo a salire in cattedra è Giustino Danesi, il preparatore atletico, per l’attivazione. Poi tocca a Coach Ettore Messina: ripasso del piano gara sulle due estremità del campo e infine tiri divisi in gruppi di sei ai due canestri. Quando Mario Fioretti fischia si invertono i canestri. Sergio Rodriguez mischia i tiri da tre a passaggi in post basso per Kaleb Tarczewski. E’ un altro rituale.
12:55 – “Bus is leaving”. Significa che il bus sta partendo e la frase è pronunciata da Ettore Messina. In realtà non sta partendo, ma è un modo per mettere pressione e far capire al gruppo che bisogna davvero andare via. E’ l’ennesimo rituale della stagione. Uscendo dall’arena, appare la delegazione del Barcellona. L’ultimo giocatore ad arrivare è Pau Gasol.
13:40 – Dopo la doccia in hotel, la squadra si ritrova nella stessa sala che in questi giorni ha funzionato anche da “meeting room”. Prima le ultime raccomandazioni tattiche, poi il classico pranzo del giorno partita. Intanto sui social arrivano incoraggiamenti prestigiosi, prima quello di Esteban Cambiasso, poi Theo Hernandez, quindi qualche ex come il simpatico Alen Omic o di avversarie di tutti i giorni come la Reyer Venezia.
18:30 – E’ l’ora della merenda, quando ogni giocatore ricorre alle proprie abitudini maturate in anni di carriera, diversa per tutti, per chi mangia gli spaghetti al pomodoro come Kevin Punter, chi consuma un cappuccino (Sergio Rodriguez, Vlado Micov) e chi è molto più tradizionalista e si limita a mangiare qualcosa di leggero.
19:30 – Il pullman abbandona l’hotel per dirigersi in arena. Succede 90 minuti prima della palla a due, di solito a quell’ora la squadra è già in spogliatoio. Ma questo format con il campo indisponibile perché riservato alla prima partita renderebbe inutile l’arrivo alla Lanxess Arena così presto, quindi si opta per partire in lieve ritardo rispetto al solito.
21:00 – E’ l’ora della partita. Il Barcellona vince la palla a due, prova a spaccarla subito, l’Olimpia resiste colpo su colpo. Prima è trascinata da Vlado Micov, poi da Kevin Punter. Perde contatto verso la fine del secondo quarto quando due palle perse consecutive generano il più 11. Il primo tempo finisce a meno nove, ma il secondo è spettacolare. L’Olimpia ne timbra 50 sulla faccia della miglior difesa d’Europa, di cui 29 nel terzo periodo. Passa da meno nove a più otto, 17 punti di scarto, con Kevin Punter indemoniato, un grande lavoro anche difensivo. Il Barcellona però è troppo forte, per smarrirsi, si aggrappa alle prodezze di Nick Calathes per restare agganciata e poi rientrare e poi sorpassare. Ma il finale è punto a punto. L’ultimo guizzo è quello di Cory Higgins. Vale la vittoria 84-82. Segue una notte di delusione, ma anche di razionale orgoglio.
23:30 – Kyle Hines: “Le piccole cose hanno deciso la partita. L’esecuzione nel finale di gara. Abbiamo commesso alcuni errori e contro una squadra come il Barcellona non si possono commettere errori del genere. Alla fine, ci è costato la partita. Nel primo tempo abbiamo concesso 51 punti e la nostra difesa è stata praticamente inesistente. Ma siamo stati in grado di cambiare la partita. Ci è mancato pochissimo. Il tiro finale era un tiro complicato, dopo una transizione improvvisata. Cory Higigns è un grande giocatore, è un giocatore esperto. Ha sempre segnato tiri come quello. A volte succede”.
PROUD! 👊🏼#insieme #ForzaOlimpia @EuroLeague pic.twitter.com/YBxKNu2TW6
— Olimpia Milano (@OlimpiaMI1936) May 29, 2021
23:40 – Malcolm Delaney: “Siamo delusi. Abbiamo fatto tutto il possibile per vincere la partita, abbiamo commesso un paio di errori e loro hanno segnato il tiro più importante. Non è stata cattiva difesa, ma solo un attacco migliore. Di xerto, siamo delusi, ma non abbasseremo la testa. Abbiamo lottato. Loro sono la migliore squadra di EuroLeague e abbiamo fatto tutto il possibile per vincere. Volevamo giocare aggressivi. Loro sono la migliore squadra difensiva in EuroLeague, abbiamo cercato di sfruttare alcune cose a nostro favore, dettagli. Sia noi che loro abbiamo avuto dei momenti favorevoli, ma alla fine la differenza è stata un tiro”.
23:50 – Sergio Rodriguez: “Non abbiamo giocato bene nel primo tempo, ma nella ripresa siamo stati pronti e reattivi. Abbiamo avuto alti e bassi durante la partita, succede, e alla fine siamo arrivati ad un tiro dalla vittoria. Cory Higgins ha messo un grande tiro, lui è un campione e queste sono le cose che servono per vincere le partite di questo tipo. Stiamo lavorando bene e la stagione è stata buona, ma a questo punto tutti volevamo giocare la finale. Queste sono partite che si giocano fino in fondo e non puoi mai rilassarti. La differenza è che loro hanno segnato l’ultimo tiro e noi no. Dobbiamo imparare da questo e andare avanti.”