Oggi a Torino, l’Olimpia va all’assalto della sua nona Coppa Italia ma alle 17:15 affronta una squadra che al momento è prima in classifica e ha vinto largamente il precedente scontro diretto, con un nucleo di giocatori di formazione italiana altamente competitivo, che qui è stata capace di vincere due volte in volata, contro Reggio Emilia e Trieste. In questo momento, Trento rappresenta un ostacolo alto, un’avversaria insidiosa, atletica, profonda e in fiducia. Per l’Olimpia è la quarta finale in cinque anni – ha vinto nel 2021 e nel 2022, ha perso nel 2024 – ma si tratta anche dell’undicesima finale di una competizione italiana nell’arco delle ultime 14, a dimostrazione di una continua presenza al top. Per arrivare fin qui ha dovuto superare la Virtus Bologna e poi un’ostica Germani Brescia, gestendo il minutaggio di Nikola Mirotic, e producendo due partite diverse, la prima di grande fluidità e qualità, con la consueta fluidità offensiva, la seconda molto più nervosa, combattuta, in cui ha dovuto ricorrere a tanto orgoglio, alle piccole cose, anche capovolgendo la propria indole. Non a caso, l’ha vinta con Diego Flaccadori da playmaker, con quintetti piccoli, con Nikola Mirotic da centro nominale e in estremo sacrificio difensivo su Miro Bilan. Finora, il secondo quintetto ha dato tutto quello che poteva, Dimitrijevic contro Bologna; gli italiani in ambedue le gare, Flaccadori, Stefano Tonut e Pippo Ricci sempre determinanti nel sostenere lo sforzo della squadra anche nella prima vera serata storta di Zach LeDay da molto tempo a questa parte. Servirà tutto questo, “soprattutto difesa e rimbalzi” come ha sottolineato Coach Ettore Messina ieri sera, parlando delle energie, poche per tutti con così poco tempo per ritrovarle, e della preparazione della gara, ovviamente solo teorica. È una finale inedita per la Coppa Italia ma non in assoluto perché Milano e Trento si sono incontrate nella finale scudetto del 2018 e altre quattro volte nei playoff. Ci sono tanti intrecci: Paolo Galbiati, il coach di Trento, è un prodotto delle giovanili dell’Olimpia come lo è la sua sentinella Andrea Pecchia. Ma Shavon Shields ha mosso a Trento i primi passi nel campionato di Serie A e Diego Flaccadori ha debuttato a Trento nel massimo torneo ed è una specie di bandiera del club trentino.
NOTE – Dolomiti Energia Trento-EA7 Emporio Armani Milano si gioca domenica 16 febbraio a Torino alle ore 17:15 con diretta su La Nove, DMAX, Eurosport 1 e Dazn.
GLI ARBITRI – Manuel Attard, Guido Giovannetti, Michele Rossi.
COACH ETTORE MESSINA – “Ci aspetta una finale durissima: avremo tutte e due poco tempo per recuperare energie e nessun modo di prepararla quindi andremo sulle nostre certezze, sulle cose che sappiamo fare meglio e, come succede spesso in queste situazioni, alla fine potrebbero essere decisivi i rimbalzi e la difesa come per noi è stato anche in semifinale”.

TRENTO OUTLOOK – Coach Paolo Galbiati parte normalmente con il playmaker della nazionale inglese ma di scuola italiana, Quinn Ellis, 9.7 punti, 5.4 assist e 4.1 rimbalzi di media per gara finora; la guardia Myles Cale (13.0 punti a partita e un incredibile 52.9% nel tiro da tre); Andrea Pecchia come ala piccola (5.4 punti e 5.1 rimbalzi di media); l’ala forte Anthony Lamb (16.3 punti e 3.8 rimbalzi a partita; 36.9% nel tiro da tre ma su 7.5 tentativi per gara) all’ala; il centro Selom Maguwbe (6.2 punti, 6.4 rimbalzi per gara, 68.9% nel tiro da due, 1.6 stoppate). Il secondo quintetto, tuttavia, è all’altezza del primo. Conta sulla guardia Jordan Ford, che non è mai entrato tra i primi cinque produce 16.2 punti per gara ed è un micidiale tiratore da tre punti (37.4% con 5.1 tentativi a partita), su Saliou Niang, una forza emergente, 20 anni, che può giocare più ruoli (7.3 punti e 5.0 rimbalzi in 19.8 minuti sul campo), sul lituano Eigirdas Zukauskas (7.9 punti con il 38.5% da tre) e il capitano coraggioso Toto Forray (4.7 punti di media). Non è presente per infortunio Jordan Bayehe (5.1 punti e 4.6 rimbalzi a partita).

I PRECEDENTI VS. TRENTO – Olimpia Milano e Aquila Trento si sono affrontate 45 volte nella loro storia, tantissime considerando che il primo scontro diretto risale alla stagione 2014/15, la prima in Serie A della squadra trentina. Di queste 45 gare, 41 appartengono al campionato di Serie A, due alle coppe europee (stagione 2015/16, Eurocup, 2-0 Trento nei quarti di finale), una alla Coppa Italia (campo neutro di Torino, lo scorso anno, quarti di finale, vittoria Olimpia, 80-57, 14 punti di Shavon Shields e Johannes Voigtmann) e una alla Supercoppa (campo neutro di Forlì, inizio stagione 2017/18, semifinale e vittoria Olimpia, 74-65, 24 punti di Andrew Goudelock). Nel solo campionato, il bilancio è favorevole all’Olimpia 29-12. In assoluto, il bilancio è 31-14. Nei dettagli, a Milano è 17-6 a favore dell’Olimpia, a Trento l’Olimpia conduce 12-8; 2-0 Olimpia in campo neutro. Le due squadre si sono incontrate cinque volte nei playoff, nei quarti di finale del 2016 (3-0), nella semifinale del 2017 (4-1 per Trento), nella finale del 2018 (4-2), nei quarti di finale del 2021 (3-0), nei quarti di finale del 2024 (3-1).

LA TRENTO CONNECTION – Andrea Pecchia, 27 anni, al primo anno a Trento, è un prodotto delle giovanili dell’Olimpia, dove è stato allenato dallo stesso Paolo Galbiati che adesso guida Trento per la seconda stagione consecutiva. Pecchia ha debuttato in Serie A, a referto, nella stagione 2014/15 e l’anno seguente per la prima volta ha giocato in Serie A, tutto con la maglia dell’Olimpia. Galbiati nelle giovanili di Milano ha vinto il titolo Under 17 della stagione 2012/13. Infine, nel roster di Trento, ma al momento inutilizzato c’è Denis Badalau, altro prodotto delle giovanili Olimpia con le quali ha vinto lo scudetto Under 19 del 2024. Shavon Shields ha giocato 59 partite nell’arco di due stagioni a Trento con 769 punti segnati. Con lui, Trento ha giocato due volte la finale scudetto, nel 2018 contro l’Olimpia. Diego Flaccadori ha giocato 235 partite di Serie a Trento, in due differenti esperienze. Insieme a Shields ha raggiunto due finali scudetto (non ha però giocato in quella del 2018 contro Milano). Con Trento ha segnato 2.133 punti nel campionato di Serie A.
