Tutto parte dalla difesa: è quella che permette all’Olimpia nel primo quarto di non perdere contatto con Varese in un periodo da 13 punti complessivi. E quando l’attacco si sblocca il grande lavoro svolto nella propria metà campo si traduce in una fuga perentoria e in un derby vinto dominando nonostante l’assenza all’ultimo minuto anche di Jamel McLean, bloccato da un risentimento muscolare e tenuto a riposo nel tentativo di riaverlo a Klaipeda già martedì sera. Il grande eroe della partita è Charles Jenkins: la sua prova è la fotografia della serata della squadra. Non segna nel primo quarto eppure difende forte, poi si accende in attacco con penetrazioni, tiri dalla media e poi anche da tre punti. Lui spacca la partita, la sbriciola nel secondo quarto e poi si assicura che Varese non torni più in partita supportato dal resto della squadra incluso Kruno Simon, un Milan Macvan fortissimo nell’imporre il suo gioco in post basso fin dall’avvio e Daniele Magro che occupa l’area, stoppa, si fa sentire anche a rimbalzo. Una bella Olimpia, considerata la rotazione ridotta all’osso, che vince 86-64.
IL PRIMO TEMPO – Palle perse e soprattutto basse percentuali di tiro condizionano il primo quarto. L’Olimpia si esprime anche con quattro piccoli, per ovviare alle assenze nel settore dei lunghi, con Bruno Cerella forzato nella posizione di secondo lungo anche se con cambi di marcatura sistematici e passaggi a zona che cercano di limitare i mismatch. L’Olimpia va avanti 4-2 su una penetrazione chiusa in gancio di Simon. Varese risponde con un 8-0 e guadagna anche sei punti di vantaggio. Macvan con due liberi e un canestro ravvicinato impatta a quota 10. Simon da tre su scarico di Lafayette sorpassa sul 13-10 prima che Galloway in entrata riduca il vantaggio di Milano a un punto, 13-12, alla fine del primo quarto. All’inizio del secondo arrivano un jumper dai quattro metri di Jenkins e poi una tripla dall’angolo sinistro di Simon, la seconda, e l’EA7 apre sei punti di vantaggio sul 18-12 costringendo Coach Moretti al time-out urgente. L’Olimpia trova ritmo in attacco perché Jenkins all’improvviso esplode, segna due volte dalla media, poi due volte da tre, poi anche in entrata prendendo fallo. La difesa si chiude sull’aggressività di Cerella e la copertura del ferro prima di Magro e poi di Barac. Il parziale in poco più di sei minuti è di 21-6 e l’Olimpia spacca la gara sul 34-18. Kuksiks spezza la fuga con un jumper corto ma subito dopo viene espulso il tecnico di Varese, Paolo Moretti, per proteste. L’Olimpia ha un breve passaggio a vuoto in attacco ma riemerge in tempo per chiudere a più 18 con un giro e tiro di Macvan che brucia la sirena e vale il 40-22.
IL SECONDO TEMPO – Charles Jenkins prosegue il suo show. Parte con una penetrazione, poi ci mette sopra una tripla. Tra le due realizzazioni arrivano il gioco da tre punti di Macvan e un rimbalzo d’attacco convertito in canestro di Magro. L’Olimpia dilaga a più 25 sul 55-30. Kristjan Kangur reagisce d’orgoglio, forza il quarto fallo di Magro, mette i due liberi e poi, con Varese che nel frattempo si è messa a zona, segna dall’angolo la tripla che induce Coach Repesa al time-out. Al rientro, Jenkins segna un altro jumper, Barac lo imita e il vantaggio ritorna oltre i 20 punti. Alla fine del terzo è 61-36. Il quarto periodo invece è la continuazione di una domenica strepitosa – massimo vantaggio 36 punti – e date le circostanze anche inaspettata per l’Olimpia che chiude al primo posto solitario in classifica con il debutto del ’97 Andrea Pecchia e del ’99 Simone Vecerina.