I 15 punti di Davide Pascolo contro Pesaro rappresentano la sua quinta prova stagionale in campionato in doppia cifra, ma sono anche il suo record in maglia Olimpia. Gli otto rimbalzi rappresentano invece la sua seconda prestazione dopo i 10 catturati a Brescia.
Pascolo è alla prima stagione a Milano, la terza appena in Serie A ed è al debutto in EuroLeague. Con il suo stile di gioco atipico, ma efficace, per la rapidità del tiro ravvicinato, il “floater” con cui anticipa l’intervento difensivo, le braccia lunghe che gli permettono di essere un fattore a rimbalzo, Pascolo si sta ritagliando spazio crescente anche in un contesto molto diverso da quello in cui era abituato giocando più o meno da stella della squadra quale era a Trento in Serie B, in Legadue e poi anche in Serie A.
Dada piace a tutti, tifosi in primis, perché in campo non si risparmia mai ma chi lo conosce può assicurare che è così anche in allenamento, tra interminabili sedute di tiro da tutte le posizioni, movimenti dal palleggio eseguii con o senza il supporto degli assistenti. Tutto questo lo fa con l’umiltà di chi non si è mai sentito arrivato un giorno della propria vita e lavora per non smarrire quanto ha fatto fino a questo momento per arrivare dov’è adesso. Lo dimostra in allenamento, come interpreta la professione ma anche nelle piccole cose che lo rendono appunto un “fan favourite”. In trasferta è frequente doverlo andare a riprendere perché il suo obiettivo è non lasciare mai nessuno senza un autografo o una foto. E’ uno studioso del gioco: alla mostra digitale NBA di Milano si è trattenuto ad oltranza per non perdere alcun filmato, disquisendo sui tiratori come Ray Allen e Reggie Miller, sulle gesta di Julius Erving e sul triplo time-out della finale NBA del 1976 tra Boston e Phoenix (è vero!).
Questo è Davide Pascolo, esattamente come lo si vede in campo. Per questo è solo una soddisfazione per tutti che contro Pesaro abbia vissuto una giornata da meritato primattore. “Sì, gli italiani hanno giocato bene – ha detto Coach Repesa – ma Pascolo è stato il più continuo”.