Senza Zoki Dragic e Kruno Simon, “corta” negli esterni e poi anche senza Mantas Kalnietis nella ripresa (adduttore: fermato a scopo precauzionale), l’Olimpia gioca alla pari per un tempo poi cede in modo netto nel terzo ma trova l’energia e l’orgoglio più della lucidità per non crollare. Perde 87-74.
IL PRIMO TEMPO – Chase Budinger segna da tre dall’angolo sul primo possesso della partita, poi l’Olimpia risponde con un 10-0 che contiene una tripla di Hickman e una di Fontecchio. Baskonia replica: Hanga rompe il ghiaccio, Larkin e Tillie segnano da tre. In un attimo il 10-3 Milano diventa 12-12. Dopo il time-out, l’Olimpia resta avanti, con Raduljica e una tripla di Macvan. Il nuovo pareggio lo firma ancora Larkin da tre, il sorpasso è di Shengelia in entrata. Baskonia finisce meglio il primo quarto con tre punti di margine sul 23-20. Due tiri liberi di Beaubois spingono Vitoria. Cinciarini e McLean confezionano un 5-0 di parziale che cancella subito il disavanzo. Dura un attimo perché Hnnga segna da sotto, Laprovittola converte una palla rubata e Repesa deve chiamare il time-out. Al rientro, Fontecchio segna dalla media anche se gioca già con due falli e poi anche con tre, Kalnietis completa un gioco da tre punti e l’Olimpia rimette la testa avanti. Qui la partita diventa punto a punto e segnata dagli errori. Dopo uno sfondamento di Larkin, Hickman riporta Milano da meno tre a meno uno, Cinciarini dalla lunetta sorpassa prima del floater con cui Kim Tillie beffa l’instant-replay per il 38-37 Vitoria dell’intervallo.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia parte con l’atteggiamento errato nel terzo quarto soprattutto in difesa dve rientra lentamente, incassa contropiedi e tiri facili. Dopo 12 punti (a 5 tutti di Sanders) incassati in due minuti e mezzo, Repesa chiama time-out. Ma non cambia nulla, neanche con il giro dei cambi. Viene speso un secondo time-out ma Baskonia con tiri facili fugge via sul più 17 in tre occasioni. Il tentativo di risposta arriva con i quattro italiani più McLean in campo e due canestri consecutivi di Pascolo. che ricuce a meno 13, 66-53 alla fine del terzo. Ma ogni velleità di rimonta si frantuma all’inizio del quarto periodo in cui la superiorità fisica di Baskonia e il calo di energia dell’Olimpia scavano la differenza. L’Olimpia ha il merito di insistere, non affondare anche quando Shengelia segna da tre di “rimpallo” o Beaubois allo scadere dei 24″. Cinciarini e Pascolo, ancora loro, non si arrendono e da meno 18, massimo svantaggio, rientrano a meno 10 prima della tripla conclusiva, inutile, sulla sirena di Shengelia.