L’impatto con i playoffs è tremendo, umiliante. L’Olimpia gioca una partita insufficiente per approccio, difesa, concentrazione e perde 87-80, giocando senza Rakim Sanders e a dispetto dell’orgoglio di un Davide Pascolo da 24 punti di cui 17 nel quarto periodo in cui solo il suo cuore ha consentito all’Olimpia di sfiorare la rimonta, naufragata sul quinto fallo di Hickman con il conseguente tecnico che ha rovesciato il momento della rimonta consegnando la vittoria alla squadra siciliana. Gara 2 è domenica alle 19.30.

IL PRIMO TEMPO –  L’Olimpia impone subito la sua forza a rimbalzo ma non la precisione dei suoi tiratori, così dopo un minuto Capo d’Orlando ha già approfittato di due transizioni per segnare da tre con Diener e Ivanovic. Sullo 0-6 Repesa chiama subito time-out. Milano sistema prima la difesa, riesce ad arginare l’entusiasmo e la leggerezza di Capo, ma l’attacco gioca un primo quarto tragico, con percentuali basse (5/19 totale, 0/9 da tre) e palle perse sanguinose, ben otto. Così Capo schizza a più 10, resiste ad una minirimonta e con Archie scava il nuovo 18-8. Alla fine del primo quarto è 18-10. Davide Pascolo con il suo classico floater e poi una tripla dall’angolo prova a caricarsi l’Olimpia sulle spalle. Quando da una palla rubata nasce un contropiede solitario di Hickman, Milano torna a meno tre cancellando una tripla dello specialista Kikowski (nove nel primo tempo). Poi pareggia con Hickman e sorpassa sul 28-27 con Simon da tre. Ma continua a perdere troppi palloni, molti banalmente. Ivanovic da tre restituisce il vantaggio all’Orlandina. L’Olimpia precipita di nuovo in crisi, perde otto palloni anche nel secondo quarto, incassa un 8-0 e torna sotto di otto prima di chiudere a meno sei sul 36-33.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia prova ad aggrapparsi a McLean, che produce un gioco da tre e mette un tiro dalla media, sostenendo la tripla di Simon che ricuce a meno tre nel momento in cui Capo d’Orlando trova eccellenti conclusioni dalla media soprattutto con Iannuzzi. Una bomba di Hickman dopo un rimbalzo d’attacco vale il nuovo meno due. Coach Di Carlo chiama time-out e al rientro l’Olimpia torna ad annegare in difesa. Dominique Archie mette due triple consecutive e completa un parziale raggelante di 11-0 dilagando a più 15 mentre Milano è solo tanto nervosismo ed errori. Una schiacciata di Tarczewski su pick and roll gestito da Kalnietis chiude il terzo periodo sul meno 13, 64-51. Nel quarto periodo, l’Olimpia alza la difesa, pressa, inevitabilmente commette falli. L’asse Cinciarini-Pascolo prova a trascinare il gruppo. Il meno sette è rintuzzato da un gioco da tre di Delas (meno 10). Cinciarini in entrata e Pascolo con una schiacciata riducono a meno sei. Tepic da tre allunga di nuovo a 11. E’ sempre Pascolo, in tutti i modi, enorme nel suo orgoglio a generare la nuova rimonta. Arriva a meno tre poi c’è l’azione chiave del finale: Hickman intercetta un passaggio, ma chiamano il fallo su Delas. E’ il quinto ma soprattutto la protesta causa il fallo tecnico che permette a Capo di trattenere anche il possesso di palla. Sul successivo canestro da tre di Ivanovic, Capo d’Orlando controlla il finale e strappa il fattore campo all’Olimpia.

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