Mettere a punto i dettagli, prepararsi, migliorare o, in una parola, eseguire bene quanto preparato. Domenica scorsa contro Cantù l’Olimpia ha segnato in tutti gli ultimi possessi dei primi tre quarti (nel terzo il gioco era un isolamento di Andrew Goudelock con canestro dalla media). Ovviamente eseguire bene un gioco non significa sempre segnare ma le possibilità aumentano. Ed è quello che è successo. Alla fine del primo quarto ad esempio, con una rimessa laterale in zona d’attacco e 73 centesimi sul cronometro, le opzioni non erano molte. Erano solo due: un alley-oop con tiro al volo oppure un “catch-and-shoot” ovvero ricevere e tirare senza alcun palleggio. E’ quanto accaduto, con Dairis Bertans che sfruttando un blocco di Arturas Gudaitis in lunetta ha potuto liberarsi e ricevere il passaggio per girarsi e tirare da tre. Avrebbe potuto sbagliare – succede – ma l’esecuzione è stata perfetta e va a credito del lavoro svolto dallo staff durante la settimana, per molte settimane.
Ecco qui il video del canestro di Bertans.
Significativo è quello che è successo anche alla fine del secondo periodo. Cantù era andata in lunetta con sei secondi da giocare. Ma l’Olimpia sapeva cosa fare in quella situazione: Andrea Cinciarini ha sprintato lungo il campo sapendo che non avrebbero potuto fermarlo tatticamente senza regalargli due tiri liberi. Quello che è successo fa parte del bagaglio dell’Olimpia: il miglior tiratore in campo, Goudelock, è andato a ricevere il passaggio consegnato (hand-off) per poi tirare dietro il “passatore” quindi Cinciarini. Per evitare di concedere un tiro da tre comodo, il difensore ha peccato di irruenza franando addosso a Goudelock e commettendo il fallo che ha causato i tre tiri liberi (poi 2/3).
Qui potete vedere la sequenza.