Una trasferta nata sotto cattivi auspici, con Leandro Bolmaro e Zach LeDay recuperati solo alla fine ma soprattutto senza Nikola Mirotic rispetto alle gare precedenti, si trasforma in una resa progressiva, 110-66. L’Efes parte bene e prosegue meglio, dà una spallata alle cinque sconfitte consecutive usando tutta la sua taglia e fisicità per proteggere il canestro e un’eccellente circolazione di palla con cui mettere in ritmo i suoi tiratori. L’Efes ha spaccato la gara frustrando gli sforzi dell’Olimpia che poi si è arresa abbastanza presto passando ad utilizzare la gara per mettere minuti nel bagaglio dei giocatori meno usati.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte con LeDay in quintetto al posto dell’infortunato Nikola Mirotic. Ma non è in grandi condizioni, così sbaglia i primi tre tiri dal campo e dopo qualche minuto Coach Messina è costretto a richiamarlo in panchina. L’Efes allunga con i rimbalzi d’attacco, la presenza di Poirier vicino a canestro e scelta drastiche in difesa dove tenta di isolare Shields e forzare la palla nelle mani degli altri. Dopo cinque minuti, fugge sul 13-5. L’Olimpia prova ad arginare i danni, ma il secondo quintetto dell’Efes oltre ad avere superiore fisicità ha anche ispirazione al tiro. Beaubois si presenta con otto punti consecutivi e dopo nove minuti il divario è già notevole, 24-9. Coach Messina usa il suo primo time-out dopo quello televisivo, ma non cambia nulla. All’inizio del secondo quarto, Smits e Dozier producono due triple consecutive che dilatano il margine a quota 21, 32-11, obbligando Milano a spendere anche il secondo time-out. L’Olimpia ha un sussulto con cinque punti di Brooks, una tripla di Shields e un’entrata di Mannion. Ma senza reggere difensivamente non riesce ad avvicinarsi. Torna a meno 18 in diverse circostanze. L’Efes però tira molto meglio da fuori, ha maggiore fisicità e la impone, in più ci sono anche alcune palle perse gratuite. Il disavanzo tocca i 23 punti due volte. Shields prova a rispondere trascinandosi la squadra, mentre Gillespie tiene viva la palla a rimbalzo. Ma anche l’ultima sequenza di possessi è fatale: Shields segna dall’angolo, ma l’ultimo canestro è un’entrata di Dozer aiutata dal ferro e l’Efes chiude avanti di 25, 56-31.

IL SECONDO TEMPO – Demoralizzata dal primo tempo e contro una squadra caldissima nel tiro da tre praticamente con tutti i suoi giocatori, inclusa l’ala forte Osmani, l’Olimpia affonda definitivamente nonostante il repentino time-out chiamato da Coach Messina. Il vantaggio dell’Efes si amplia progressivamente. Si registrano gli sforzi di Zach LeDay nel trovare il canestro attaccando dal palleggio e poi tre triple quasi consecutive, due di Brooks – incluso il buzzer beater alla fine del terzo periodo – e una di Ricci. Dopo tre quarti è 87-48 e ovviamente Milano utilizza il secondo quintetto per finire la partita anche se l’Efes continua a spingere e il divario rimane punitivo, nel 110-66 finale.
