Dopo 12 minuti di qualità, in cui aveva costruito 16 punti di vantaggio segnandone 32, l’Olimpia ha vissuto il classico calo graduale di questo periodo della stagione soprattutto in attacco. Nei restanti 28 minuti, infatti ha segnato 34 punti. La Dinamo ha vinto 75-66. Aveva anche’essa le sue assenze, soprattutto Gerald Robinson, ma ha avuto fisicità vicino a canestro (20 tiri liberi procurati contro cinque) e infine anche maggiore precisione al tiro. Milano ha finito con il 42% dal caso, dopo aver tirato con il 62% nel quarto iniziale, altra spia della differenza tra la qualità del gioco iniziale e quella finale.

IL PRIMO TEMPO – Il quintetto iniziale scelto da Coach Fioretti, assente Shields, prevedeva Thomas da 3 accanto a Jankovic e Davies, con Pangos e Hall come guardie. Esattamente come in semifinale, l’Olimpia ha giocato un grande primo quarto offensivo, preciso al tiro (due triple di Thomas, una di Alviti, un’altra di Halli), 62.5% dal campo, chiudendolo poi 26-16, colpa di tre palle perse gratuita. Thomas ha segnato 10 con 4/5. Nel secondo periodo, l’Olimpia è partita con due triple consecutive di Billy Baron che hanno aperto il massimo vantaggio di 16 punti. E’ stato interessante anche l’utilizzo in coppia di Davies e Hines quando Sassari aveva a sua volta due centri puri, Gandini e Onuaku. Il momento migliore è stato seguito dal peggiore, quando sono scese le percentuali di tiro e la difesa ha continuato a conedere qualcosa di troppo. Sassari da meno 16 è rientrata a meno cinque, prima che il tempo si chiudesse 40-33.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia ha tentato l’allungo inizialmente sulla terza tripla della gara di Baron, poi si è fermato giocando un altro quarto contrassegnato da percentuali di tiro basse oltre che dalle difficoltà nel contenere la fisicità di Onuaku dentro l’area. C’è stato anche il terzo fallo di Davies a creare difficoltà nella gestione delle rotazioni. Sassari ne ha approfittato risalendo a meno uno, 56-55, alla fine del quarto. Nell’ultimo periodo, le percentuali sono addirittura crollate così quando Sassari ha messo tre triple consecutive di cui due di Bendzius la partita ha cambiato proprietario. Nel finale, dopo una tripla di Mitrou-Long, l’Olimpia ha avuto la possibilità di rimontare ma i tiri aperti presi da Hall, Thomas e poi Pangos sono stati tutti respinti dal ferro. Alla fine con un periodo da 10 punti segnati, la sconfitta è stata inevitabile, 75-66.

NOTE – L’Olimpia era senza Shavon Shields, Tommaso Baldasso, Stefano Tonut, Gigi Datome, Pippo Ricci, Nicolò Melli, Johannes Voigtmann e Paul Biligha. Coach Ettore Messina era assente, perché impegnato in America alla cerimonia di immissione nella Hall of Fame di Manu Ginobili, suo ex giocatore.

IL TABELLINO

Olimpia-Sassari 66-75 (26-16; 40-33; 56-55)

Olimpia: Davies 7 (3/4, 0/1), Thomas 10 (2/4, 2/6), Mitrou-Long 7 (2/6, 1/3), Pangos 8 (4/6, 0/5, 4 a), Baron 14 (0/1, 4/7), Hall 3 (1/2, 1/6, 6 r), Kostrzewski, Jankovic 3 (1/1 da 3), Alviti 3 (0/1, 1/2, 4 r), Hines 9 (4/6), Kemp.

Sassari: Dowe 6, Kruslin 5, Gandini 2, Chessa 6, Bendzius 14, Gentile 15, Raspino 6, Diop 3, Onuaku 18.

Billy Baron ha centrato quattro triple

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