Lunga trasferta a Salonicco in una città che evoca grandi battaglie alla memoria storica dell’Olimpia. A Salonicco contro l’Aris, l’Olimpia crollò sotto 31 punti di scarto nel preliminare di Coppa dei Campioni 1986/87, creando però lo scenario per la grande impresa di una settimana più tardi con il ribaltamento del punteggio diventato un racconto epico. Ma a Salonicco, contro la Stella Rossa, l’Olimpia ha vinto anche una Coppa delle Coppe nel 1971, lo squadrone di Arthur Kenney, Pino Brumatti, Giulio Iellini e Massimo Masini tra gli altri. Questa partita conta molto meno: l’Aris si gioca le residue chance di qualificazione ma ha bisogno che l’Alba perda con il Neptunas Klaipeda a Berlino; l’Olimpia è già prima. Gioca però per migliorare il record globale che le darebbe in futuro migliori chance di giocare la seconda gara dell’eliminazione diretta in casa. Si gioca mercoledì 10, alle 18.00 italiane, diretta su Sportitalia. Aris Salonicco-EA7 Game Notes

LA SITUAZIONE – Con la vittoria sull’Alba Berlino, l’EA7 Emporio Armani si è assicurata il primo posto nel girone J di Eurocup. Il primato garantisce negli ottavi di finale (23 o 24 febbraio/1 o 2 marzo) il diritto di giocare la seconda partita in casa (vale il punteggio cumulativo, quindi gara 1 può terminare in pareggio e gara 2 andare al supplementare se il punteggio totale delle due partite fosse pari).

CONTRO CHI GIOCHERÀ L’OLIMPIA? – Contro la seconda del girone G che offre ancora un ventaglio di tre possibilità. Il Bayern Monaco è 4-1 , il Banvit Bandirme e Bilbao sono 3-2. Nell’ultimo turno è in programma Banvit-Bilbao in Turchia. Chi vince supera il turno, chi perde è eliminato. In sostanza è uno spareggio per affrontare l’Olimpia. L’unica possibilità che questo non succeda si materializzerebbe qualora Bilbao vincesse a Bandirme e il Bayern perdesse contro l’eliminato (0-5 il record) Ulm. In questo caso Bilbao e Bayern finirebbero 4-2, 1-1 negli scontri diretti e pari anche nella differenza punti. A quel punto, subentrerebbe la differenza punti globale. Oggi il Bayern è +31, Bilbao è +27 quindi è probabile che i baschi ribalterebbero qualora il Bayern dovesse perdere. Ovviamente l’ipotesi più probabile è che finisca seconda la vincente di Banvit-Bilbao.

QUALE ACCOPPIAMENTO È NELLA PARTE DI TABELLONE DELL’OLIMPIA? – L’ottavo di finale dell’Olimpia è il D ed è in rotta di collisione con l’E. L’ottavo E mette Trento contro la seconda del girone N. In questo girone Galatasaray, CAI Saragozza e Sassari sono appaiate con un bilancio di 3-2. Nell’ultimo turno c’è Galatasaray-Sassari. Chi perde probabilmente è eliminato (per Sassari sarebbe un epilogo matematico) perché Saragozza gioca a Szolnok contro una formazione già eliminata. La parità Galatasaray-CAI premia i turchi quindi l’avversario di Trento sarebbero gli spagnoli. La parità Sassari-CAI premierebbe Saragozza e quindi manderebbe Sassari in rotta di collisione con Trento. La vincente di questo ottavo di finale affronterebbe la vincente di quello dell’Olimpia.

NEI QUARTI DI FINALE CHI HA IL VANTAGGIO DEL CAMPO? – Il vantaggio del campo è relativo perché si limita a permettere ad una squadra di giocare il ritorno in casa. Comunque dai quarti di finale in poi fa testo la posizione nelle Last 32. In altre parole, l’Olimpia avrà il vantaggio in tutta la competizione contro squadre classificatesi al secondo posto. In caso affrontasse in futuro squadre arrivate anch’esse prima, verrebbe premiata la formazione con più vittorie nelle Last 32 (il che attribuisce importanza anche alla partita di Salonicco). In caso di ulteriore parità varrebbe la differenza punti totale. Oggi l’Olimpia ha la miglior differenza punti (+47) tra le squadre con un bilancio di 4-1. Kazan (che però è nell’altra metà del tabellone) ha solo +38 ma è 5-0 quindi al momento in vantaggio. Il Galatasaray ha +61 (meglio di tutti) ma è 3-2 quindi al momento in svantaggio.

COSA SUCCEDE NELL’ALTRA METÀ DEL TABELLONE? – Sono già prime Oldenburg, San Pietroburgo e Unics Kazan. La squadra di Keith Langford è dalla parte opposta del tabellone e quindi affrontabile solo in un’eventuale finale. Oldenburg e San Pietroburgo sono nella “metà” prossima a quella dell’Olimpia. Da quella parte potrebbe finire anche il Maccabi vincendo lo “spareggio” con Nizhny Novgorod perché al momento gli israeliani non sono ancora qualificati. Fa sensazione la striscia di tre sconfitte in fila che ha portato Valencia sull’orlo dell’eliminazione dopo essere stata l’ultima squadra europea a perdere una gara. Valencia è 0-2 con Limoges e gioca contro la già prima Oldenburg nel turno conclusivo ma anche vincendo sarebbe fuori se Limoges battesse il Paok facendo valere il 2-0 negli scontri diretti.

L’ARIS STORY – L’Aris è stato fondato nel 1922, parte di una polisportiva che comprende anche la locale squadra di calcio. Il club ha vinto il primo titolo greco nel 1930 poi è tornato a vincere nel 1979 avviando un decennio di impressionanti successi. In tutto l’Aris ha vinto 10 volte lo scudetto greco ma dal 1985 al 1991 inclusi ha vinto sette titoli consecutivi. Quello del 1991 è stato però l’ultimo. Otto volte ha vinto la Coppa di Grecia, l’ultima nel 2004 e tre volte ha conquistato una coppa europea, la Saporta nel 193, la Korac nel 1997 e l’Eurochallenge del 2003. Nel 1988, 1989 e 1990 per tre anni ha raggiunto le Final Four di Eurolega senza mai vincerle. Negli anni ’90 il club ha attraversato momento di difficoltà salvo cambiare proprietà prima nel 2003 e poi di nuovo nel 2015 con l’arrivo di Nikolaos Laskaris. Il club gioca in un’arena da poco più di 5.000 spettatori nel centro di Salonicco intitolata ad Alessandro Il Grande. Tuttavia il campo principale è stato dedicato a Nick Galis, il cui numero 6 è stato ritirato dal club. Galis ha vinto 10 volte la classifica marcatori del campionato greco. L’arena è stata costruita nel 1966 ma poi ammodernata due volte, la più significativa nel 2004 in vista delle Olimpiadi di Atene.

L’ARIS CONNECTION – L’Aris è legato a filo doppio alla storia dell’Olimpia. Nel 1986 le due squadre si affrontarono nel secondo turno preliminare di Coppa dei Campioni: l’Aris vinse di 31 punti la gara di andata, 98-67, ma venne eliminato lo stesso quando l’Olimpia si impose 83-49 nella partita di ritorno. La stagione seguente l’Aris si qualificò per le Final Four di Gand ma in semifinale fu nuovamente battuto dall’Olimpia. Oggi non ci sono ex da nessuna delle due parti ma Jerel McNeal dell’Aris ha giocato in Italia a Montegranaro e Okaro White lo scorso anno era a Bologna e giocò cinque partite (tre di playoffs) contro l’Olimpia perdendole tutte. Nell’Aris ha giocato Mario Boni, milanese di Codogno ma mai passato dall’Olimpia, e la squadra è stata allenata in passato da Andrea Mazzon. La partita di andata non ha avuto storia con la vittoria dell’Olimpia 95-54, sei uomini in doppia cifra capeggiati dai 16 di Milan Macvan. Waters con 12 è stato invece il migliore dell’Aris.

L’ARIS IN GRECIA – L’Aris Salonicco è quarto nel campionato ellenico con un record di 12-5 dietro le capolista Panathinaikos e Olympiacos e ad una vittoria di distanza dall’AEK Atene, terzo in classifica. Ha perso in casa solo con il Panathinaikos e in trasferta con il Koroivos, l’Olympiacos Pireo, il Kolossos Rodi e di nuovo con il Panathinaikos. Nelle ultime due gare però ha vinto il derby con il Paok, che giocava in trasferta 77-69 (McNeal 19, Waters 13) e in casa con il Lavrio 82-68 (17 punti e 8 rimbalzi di White). Tre giocatori viaggiano in doppia cifra media, capeggiati da Okaro White con 14.6 punti di media. Jerel McNeal segna 14.3 punti a partita, Dominic Waters 11.1. White cattura anche 7.2 rimbalzi mentre Waters con 3.2 assist è il miglior passatore della squadra.

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