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Un’Olimpia bellissima: perde ma guadagna rispetto

12/10/2017
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Era un esordio proibitivo ma l’Olimpia aveva una missione: quella di guadagnarsi il rispetto di una delle grandi favorite di EuroLeague, un CSKA ai limiti dell’imbattibile sul proprio campo, e dimostrare che qualcosa di importante sta costruendo. Sotto questo aspetto è stata una trasferta impeccabile. Ovviamente i 16 punti di vantaggio dopo 11 minuti, la forza di resistere all’inevitabile ritorno del CSKA, un atteggiamento speciale nel momento della sconfitta 93-84, maturata tutta negli ultimi cinque minuti, avevano permesso persino di sognare la clamorosa impresa, che forse non sarebbe stata immeritata. E’ piaciuta la faccia dei ragazzi di Milano e anche come si sono rifiutati di mollare quando il CSKA ha preso il largo dando la sensazione di poter chiudere facilmente. Invece non è successo. I falli non hanno aiutato, quelli dei due playmaker, e quelli dei due centri, ambedue strepitosi, Tarczewski e Gudaitis, in una sfida proibitiva contro avversari che li sovrastavano in termini di esperienza e credibilità eppure li hanno sofferto. In due hanno prodotto 22 punti. E’ stata una bellissima Olimpia: torna in Italia senza punti in classifica ma con tanta credibilità in più.

IL PRIMO TEMPO – Kyle Hines segna da sotto dopo pochi secondi ma poi l’Olimpia esegue benissimo in attacco segnando con tre giocatori diversi incluse due triple di Micov contro un CSKA che utilizza un quintetto altissimo in cui Kurbanov è speso su Goudelock e De Colo “nascosto” su Micov. Itoudis brucia il primo time-out della stagione e inserisce l’atletismo di Clyburn ma al rientro l’Olimpia segna con Goudelock dalla media e M’Baye da tre per l’inaspettato 16-6. Tarczewski esplode sotto canestro, esegue una stoppata e segna due volte per il 24-10. Il CSKA usa la panchina, usa Rodriguez, lancia Antonov e l’Olimpia con un finale di primo periodo notevole di Gudaitis e Goudelock chiude il quarto avanti 30-16. Il massimo vantaggio tocca i 16 punti ma qui i problemi di falli si accumulano: al secondo di Theodore si aggiunge il terzo di Kalnietis e Hunter a rimbalzo si fa sentire. Il CSKA si avvicina prima a meno 11 poi con la seconda tripla di Higgins a nove. La risposta, giocando con Micov da quattro, arriva proprio dal serbo. E’ lui a ripristinare 13 punti di margine sul 37-24 anche se il bonus bruciato in fretta diventa pesante da gestire per la difesa di Milano. Due triple di Rodriguez dopo una di Bertans capovolgono l’inerzia. Goudelock (11 nel primo tempo) con le entrate a dispetto della fisicità difensiva del CSKA aiuta l’Olimpia a riprendere fiato. Poi Bertans brucia la sirena chiudendo un coast-to-coast sul 48-38.

IL SECONDO TEMPO – Il CSKA aggredisce il secondo tempo: sono Higsins e Clyburn a generare il 6-0 che ricuce lo strappo a meno quattro. Risponde Tarczewski a rimbalzo d’attacco ma la difesa di Itoudis è più lunga e forza l’Olimpia a tirare allo scadere dei 24″. La tripla di Rodriguez in transizione riduce il gap a tre punti ed è obbligatorio il time-out di Coach Pianigiani. Dopo cinque minuti su una palla persa, Higgins firma il primo vantaggio CSKA dopo il 2-0 inuguarale. L’Olimpia risponde con Gudaitis e Bertans riprendendo quattro punti di margine. Due triple, Rodriguez più Clyburn rimettono avanti il CSKA nonostante la risposta di Kalnietis. Goudelock con due giochi di prestigio restituisce il vantaggio all’Olimpia. Ma una palla persa a metà campo rovina il finale di periodo che il CSKA chiude avanti 65-64. Theodore e Gudaitis sono artefici della replica dell’Olimpia ad inizio quarto quarto. Ad Arturo fischiano il quarto fallo (ed è bonus con sette minuti da giocare) su un tentativo di stoppata su Hines. Sul possesso successivo, lontano dalla palla, arriva il quarto fallo anche di Theodore. Qui il CSKA per la prima volta prende tre punti di vantaggio, usa tutta la sua forza e i tiri liberi dell’infallibile DeColo per assumere il controllo della partita. Quando anche Westermann si unisce al francese e a Rodriguez la fiammata produce il 9-0 che scava otto punti a favore del CSKA. L’Olimpia potrebbe mollare invece risponde ancora, resta agganciata all’avversario, costringendolo l’avversrio a giocare fino alla fine anche con enormi problemi di falli (Gudaitis e Tarczewski sono ambedue usciti per questo motivo). 93-84 un finale che significa tanto rispetto per questo esordio.