benvenuto nel sito ufficiale olimpiamilano.com
STAGIONE 2022/23 /, ORE
-

Tre giorni dopo il grande debutto di Eurolega, l’EA7 torna a terra e perde ad Avellino in modo netto. Ha più energia la Sidigas, corre, difende, va a rimbalzo, stoppa e si inventa una prestazione sopra le righe mentre l’Olimpia va solo a sprazzi, parte bene, affonda, reagisce, affonda di nuovo e poi crolla. Ha una reazione di orgoglio a cavallo degli ultimi due quarti ma due volte il possesso del meno 10 non è sfruttato e su quegli errori Avellino riprende coraggio e si allontana in modo definitivo. Seconda sconfitta esterna su due gare di campionato.

IL PRIMO TEMPO – Coach Scariolo parte con Gentile da ala piccola e Hendrix da centro. L’avvio è scoppiettante, segna due volte Gentile, ci mette una tripla Langford ed è 7-0. Ma la risposta di Avellino è forte, quando Dragovic segna una tripla in transizione è 16-11 per gli irpini con un parziale di 16-4. La risposta arriva con due canestri di Melli e un paio di buoni passaggi difensivi. Quando Basile scarica un pallone dentro per Bourousis al buzzer c’è il controsorpasso, 20-18 alla fine del primo quarto. Malik Hairston aggredisce il secondo quarto con due penetrazioni e quando Basile risponde al decimo punti di Ndudi Ebi segnando da tre, l’EA7 è di nuovo a più cinque, 29-24. Avellino è squadra di parziali, bastano due errori perché Dragovic e Shakur puniscano con due triple per il 30-29. Quello è il momento di massima difficoltà per l’Olimpia: Ndudi Ebi giganteggia sotto i tabelloni, specie quello difensivo, stoppa Melli e stoppa anche Hendrix. Si accende Chris Warren e la Sidigas prosegue il grande momento salendo a più nove, 40-31 all’intervallo con la Sidigas che è avanti 26-17 nei rimbalzi.

IL SECONDO TEMPO – Comincia malissimo, c’è subito un 7-0 Avellino che costringe Scariolo a chiamare time-out dopo un minuto e 24 secondi sul meno 16, 47-31 con la tripla di Dragovic che gli vale già 13 punti. Ma l’emoraggia prosegue, Avellino è in ritmo e ha più energia, continua a correre e segnare. Lo svantaggio diventa due volte di 23 punti addirittura. Qui c’è un po’ di reazione: dopo una tripla di Hairston e una palla rubata da Cook si torna a meno 16. All’inizio del quarto, si va a meno 12 (61-49) dopo una rubata di Langford. Ma è solo un tentativo, perché dopo due possessi per il meno 10 sfumati, Avellino riprende a correre e saltare, l’Olimpia smarrisce anche le ultime gocce di energia e si arrende.