
Il presidente dell’Olimpia Milano, Livio Proli, è intervenuto questo pomeriggio ai microfoni di Radio24 nel corso della trasmissione “Tutti convocati” di Carlo Genta. Ecco alcuni passi dell’intervista.
SIENA – “Abbiamo superato un ostacolo che poteva diventare imbarazzante dopo tanti anni, gioiamo con moderazione ma serviva capire che il progetto di squadra di questa stagione si basa su fondamenta solide. Quindi avevamo bisogno di uscire dal periodo negativo e l’abbiamo fatto sul campo della squadra più titolata degli ultimi anni e sul quale abbiamo giocato senza timori, con fiducia fin dal primo minuto. Questo è un segnale molto positivo”.
LA SVOLTA – “La sconfitta di Reggio Emilia l’abbiamo analizzata senza drammatizzare. In allenamento la squadra stava dimostrando di avere un approccio al lavoro corretto, quindi si è trattato di richiamare tutti al senso di squadra. Eravamo finiti tutti insieme dentro una buca e tutti insieme dovevamo uscirne. Poi penso anche che fare brutta figura non sia mai piacevole… Aver deluso il nostro pubblico, il nostro proprietario e anche il nostro ego è stato qualcosa che ha fatto scattare una molla”.
L’OBIETTIVO – “Questo è il quinto anno che lavoriamo per l’Olimpia e il percorso di crescita ci impone – sulla scorta delle esperienze precedenti, di quello che abbiamo messo in campo e sul bisogno di Milano di tornare a vincere dopo tanti anni di astinenza – di non nasconderci dietro un dito. Non sarebbe corretto: dal primo giorno stiamo tutti lavorando per vincere lo scudetto”.
LE POLEMICHE – “Il campionato non può mai essere polemico. Se ci sono risvolti su valori e principi questi devono restare all’interno dei canali previsti. Il campo deve rimanere pulito e le squadre devono poter giocare all’insegna dei valori veri dello sport. Noi dobbiamo stemperare le polemiche sui giornali e se ci sono cose da dimostrare e da chiarire lo si deve fare a luci e microfoni spenti come noi stiamo facendo da tre mesi a questa parte. E’ chiaro che ogni tanto qualcosa arriva in superficie”.