Ventuno assist, solo nove palle perse, cinque uomini in doppia cifra e una difesa che tiene il Barcellona sotto il 40% dal campo, anche da due punti. Così l’Olimpia si è tolta la soddisfazione di battere un Barcellona a caccia del primato in EuroLeague. E’ stata la nona vittoria nelle ultime 12 gare. L’Olimpia ha giocato assieme, ha mosso la palla e tutti si sono fatti trovare pronti. Brandon Davies, non utilizzato nel primo tempo, ha risposto nella ripresa quando non era più disponibile Johannes Voigtmann; Nicolò Melli ha dettato il ritmo con un primo quarto sensazionale e poi Pippo Ricci ha giocato con grande animosità sui due lati del campo. Infine, Shabazz Napier che dopo aver chiuso il primo tempo con una grande tripla ha rincarato la dose nella ripresa scambiandosi la guida della squadra assieme a Kevin Pangos, meno preciso al tiro ma lucido in regia (cinque assist). Kyle Hines è stato il più continuo in una serata eccezionale davanti a 11.300 spettatori.

IL PRIMO QUARTO – Le due squadre sono più efficaci in attacco che in difesa nei primi minuti. La gara resta in bilico con due triple di Melli e il gioco interno di Voigtmann. L’Olimpia lascia per strada due tiri liberi, poi soffre un po’ a convertire il lavoro della difesa smarrendo qualche rimbalzo che il Barcellona punisce. Su una tripla di Mirotic e un jumper di Vesely, il Barcellona schizza avanti 16-12. Dopo il time-out una tripla dello specialista Kuric genera il massimo vantaggio sul più sette, ma l’Olimpia risponde con Hines e Voigtmann. Poi un lungo jumper di Vesely è cancellato da un altro canestro di forza di Hines per il 21-18 Barcellona che chiude il primo periodo.

Shavon Shields

IL SECONDO QUARTO – Kevin Pangos non trova il canestro ma sono i suoi passaggi a determinare il pareggio dell’Olimpia dopo quattro minuti. Prima, un passaggio attraverso il campo mette in ritmo Ricci per un canestro da tre, poi un no-look manda a segnare Hines. Il Barcellona riparte con un tiro libero di Jokubaitis, ma l’Olimpia difende davvero forte, assume il controllo dei propri rimbalzi e mette la testa avanti. Prima con un fade-away di Melli, poi una tripla di Baron alimentata da una palla rubata da Shields. Due volte Milano costruisce quattro punti di vantaggio. Il Barcellona riparte con una tripla di Laprovittola, un gioco da tre di Kuric, due liberi di Mirotic così si riporta in vantaggio. Nel corpo a corpo finale, Satoransky dalla lunetta impatta ma Napier chiude il periodo con la tripla del 39-36 Milano.

IL TERZO QUARTO – Con due triple consecutive, di Baron e Napier, l’Olimpia prova ad allungare. Il vantaggio tocca gli otto punti sul 49-41 quando la difesa è estremamente efficace e macchia le percentuali di tiro avversarie. Il Barcellona però risponde subito con un 4-0 firmato tutto da Cory Higgins. Altre due volte, dopo il time-out, Milano ripristina le otto lunghezze di vantaggio, con due tiri liberi di Davies poi un suo appoggio al tabellone. Nel botta e risposta del finale, il Barcellona segna solo con un tiro libero di Jokubaitis mentre Ricci centra la tripla frontale che genera il massimo vantaggio, 58-48, alla fine del periodo.

Kyle Hines

IL QUARTO QUARTO – Il Barcellona alza il livello di intensità difensiva, ma l’Olimpia continua a reggere dietro. Una tripla di Kevin Pangos scava 11 punti di margine dopo un minuto e mezzo. Coach Jasikevicius ferma la partita, ma l’Olimpia non si arresta. Ricci con due tiri liberi e un lay-up su assist di Davies, poi Baron dalla lunetta aprono addirittura 15 punti di vantaggio. Il Barcellona arma la mano di Kyle Kuric, che centra due triple consecutive, che riavvicinano i blaugrana a meno 12. L’Olimpia ha problemi di falli con i playmaker, quattro Pangos e quattro Napier, ma anche un vantaggio che raggiunge i 16 punti. L’ultimo tentativo del Barcellona lo alimenta Tobey con il suo gioco dentro-fuori. La sua seconda tripla riporta il Barcellona a meno nove con 1:24 da giocare. Subito dopo Hall con un assist manda a schiacciare Davies allentando la pressione. L’Olimpia chiude 84-76 e completa una striscia finale in EuroLeague di sette vittorie interne consecutive.

Kevin Pangos

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