La competizione si svolge a Milano in una situazione surreale perché si tratta del primo banco di prova per Franco Casalini come sostituto di Dan Peterson. L’Olimpia usa il quintettone con McAdoo, Meneghin e Rickey Brown. Nel girone eliminatorio batte il Ferrocarril Oeste di Tato Lopez (ex avversario con Caserta) e la rappresentante americana (Washington All-Stars) ma cede al Barcellona che con Juan Antonio San Epifanio a quota 31 smaschera il difetto stagionale dell’Olimpia ovvero la copertura difensiva nel ruolo di ala piccola. In semifinale, l’Olimpia batte però il Cibona nonostante i 25 di Drazen Petrovic. L’Olimpia domina dentro l’area con 33 punti di Rickey Brown e 23 di Bob McAdoo e si guadagna la rivincita contro il Barcellona. Al secondo tentativo Epi viene ingabbiato dalla difesa di Milano e il gioco interno proposto da Casalini è decisivo. McAdoo fa 12/16 per 25 punti, 24 li firma Brown e la Tracer vinse 100-84. LA FINALE: Tracer Milano - FC Barcellona 100-84 Tracer: D’Antoni 13, Premier 10, R.Brown 24, Meneghin 4, McAdoo 25, Bargna 10, Pittis 3, Montecchi 11, Aldi ne, Chiodini ne. All: Casalini. Barcellona: Solozabal 13, San Epifanio 14, Sibilio 24, A.Jimenez 15, Trumbo 4, J.Costa 6, E. McDowell 8, Palacios, Alsina ne, Soler ne. All. Garcia Reneses.