
6 ottobre giorno importante in casa Olimpia. Non c’è tanto la finale del torneo di Wroclaw contro il PGE Turow, ma è anche il compleanno numero 46 per il preparatore atletico Giustino Danesi, collaboratore storico del coach Luca Banchi. La mattina comincia con più calma perché la partita è fissata per le 19.30 e l’allenamento è alle 11. In realtà comincia in anticipo. I due assistenti Cancellieri e Fioretti (vedi foto sopra) preparano il lavoro già sul pullman dello Slask Wroclaw che porta l’Olimpia all’arena. Qualche attimo prima Alessandro Gentile ha cominciato il suo tour stagionale di interviste con un quotidiano polacco. 15 minuti di domande e risposte, le prime incentrate soprattutto sul rapporto con il padre e poi sulle prospettive di NBA. “Non penso alla NBA perché sto bene a Milano e poi siamo solo ad ottobre e abbiamo una lunga e ambiziosa stagione davanti – dice Alessandro – e poi credo che una carriera di alto livello in Europa non valga meno di una carriera normale nella NBA. Dejan Bodiroga non è andato nella NBA? E’ un campione lo stesso e ha vinto tantissimo, non scherziamo. Lo stesso vale per Vasilis Spanoulis che ha giocato un solo anno nella NBA ma qui ha fatto e vinto di tutto”.
L’ALLENAMENTO – Gran parte della seduta è dedicata alla preparazione della partita della sera, ovviamente molto blanda. Si cammina più che correre da un’estremità all’altra ripassando i giochi avversari., Il quintetto bianco è Haynes, Cerella, Gentile, Melli e Chiotti. Il quintetto rosso Jerrells, Langford, Moss, Wallace e Samuels. Nelle gare di tiro si nota subito che David Moss, dalla media, non appena ha un angolo buono usa il tabellone. Ma è Gentile come succede spesso a vincere la consueta gara di tiri da metà campo. Solo rete per lui: battuto CJ Wallace.
IL POMERIGGIO – Dopo il pranzo, 30 minuti di meeting dalle 16.30 alle 17.00 poi lo snack prepartita e il viaggio verso l’arena insieme ai membri della squadra nazionale polacca del 1963 che sullo stesso campo vinsero l’argento europeo dietro l’Unione Sovietica. Occupano silenziosamente le ultime due file del pullman dello Slask che accompagna l’Olimpia. Si arriva durante l’intervallo di una finalina dominata dallo Stelmet Zielona Gora, per cui non resta che attendere. I giocatori si accomodano quasi tutto in tribuna stampa, dietro le panchine, dove si comincia a realizzare che il primo dei due voli di ritorno verso Milano decollerà da Wroclaw alle 6 di mattina il che significa una drammatica sveglia nel cuore della notte. Ma prima c’è la partita con Turow da giocare.
LA PARTITA – Si rivela più tranquilla di quella del giorno prima. L’Olimpia parte avanti e controlla fino in fondo senza mai guardarsi indietro. Keith Langford, che segna 17 punti, spacca la partita in modo risolutivo nel terzo quarto con due triple e un assist per Samardo Samuels, vince il trofeo di Mvp. Ha anche quattro assist. David Moss è super, con cinque recuperi. Il torneo polacco finisce bene. A sette giorni dal debutto in campionato è un buon viatico.