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Moss-Man, lo spirito del Guerriero

31/08/2013
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David Moss è stato definito da coach Luca Banchi “The Glue Guy”, il collante della squadra, una scelta effettuata perché funzionale alla presenza di due pietre angolari della squadra dell’anno passato, Alessandro Gentile e Keith Langford. 30 anni nei prossimi giorni, nativo di Chicago, quinto realizzatore di sempre nella storia di Indiana State, Moss ha giocato in Polonia, a Jesi, a Teramo, a Bologna e infine tre anni a Siena. “Arriva un momento, sempre, nella vita di una persona e di un giocatore, in cui devi cambiare. Per me quel momento è arrivato quest’estate e adesso sono pronto per Milano”, racconta. Moss è noto per le qualità difensive, la capacità di marcare i playmaker fino in qualche caso alle ali forti, non ha bisogno della palla per essere produttivo ma sa esserlo come dimostrano le sue percentuali nel tiro da tre: 40.0% in carriera, 41.7% l’anno passato.

ORA MILANO – “E’ esaltante, onestamente è esaltante, è un piacere essere qui, è un piacere perché c’è Luca Banchi, che mi conosce ovviamente, è un piacere giocare con alcuni dei ragazzi che sono qui e che conoscevo ed è un piacere perché c’è la possibilità di ricreare qualcosa di veramente speciale. Quando arrivi in un’organizzazione come quella di Milano, che ha vinto tanto e per tanto tempo, la cosa migliore da fare non è imitare i grandi del suo passato ma tentare di costruire subito qualcosa di nuovo, nel presente, rispettando ovviamente il passato. Ecco perché questa sfida è esaltante. Come persona e come giocatore quando arrivi in una situazione come questa, non puoi chiedere di più”.

COACH BANCHI – “E’ un allenatore di cui mi fido, che sa tenerci uniti, prepararci e darci tutto quello che serve per vincere. Basandomi sulla mia esperienza, posso dire che lui è uno degli allenatori più bravi a preparare i giocatori e dargli la conoscenza, gli strumenti per fare meglio degli altri. Poi tocca ai giocatori, sul campo, fare quello che lui ha chiesto, ma nessuno ti prepara meglio di lui”.

IL MIO SPIRITO – “Sono sempre pronto a combattere, perché se te vuoi sfidarmi, allora vuoi battermi e se te vuoi battere me io voglio battere te. E quindi devono essere pronto, perché uno alla fine perderà. Ma se tutti e due diamo il massimo allora sarà un grande confronto. Lo spirito del guerriero è quello che serve per una stagione vincente”.