Nicolò Melli ha risposto alle domande dei tifosi arrivate via email, twitter e facebook. Qui la prima puntata. Alcune di queste risposte saranno pubblicate sul “Game-Program” che verrà distribuito domenica in occasione di EA7 Emporio Armani-Angelico Biella.
Ciao Nic, i miei ti hanno visto in giro con il tuo cagnolino, sono curiosa come si chiama? Chi ama gli animali è una persona buona… e tu lo sei? Patrizia Gius
“Sì, è possibile, perché mi tocca portarlo fuori di continuo: il cagnolino è un bodercollie, si chiama Nemo, ha cinque mesi e mezzo, è tanto carino quanto monello in casa. Ci stiamo divertendo insieme. Non so se sono una persona buona, ma potresti chiederlo a… Nemo. Alla fine penso di avergli salvato la vita…”
Qual è, se ce l’hai, il tuo rito scaramantico? Continua così, sei il nostro futuro! Giuseppe Lafa
“Il mio rito scaramantico è abbastanza banale. Mi allaccio le scarpe al contrario, da sinistra verso destra”
Buongiorno Nicolò, una tua peculiarità nonostante la giovane età è quella di esser protagonista nei momenti che contano di una partita, come riesci ad allenare questa condizione mentale? Sergio Monachino
“Non è una cosa che si allena, semplicemente si prova a fare bene la cosa giusta”.
C’è qualcuno di cui cerchi di copiare i movimenti migliori? Ad esempio Dirk Nowitzki? Cristiano Garbin
“No, non ho modelli di riferimento, cerco di migliorare sempre e costruirmi il mio bagaglio”.
Ciao, quali sono gli altri sport che ti piacciono e chi in ognuno di questi, ritieni sia al top? E quale musica ascolti? Donatella Bottazzi
“Seguo un po’ il tennis ma soprattutto il calcio e il mio giocatore preferito tra i contemporanei è Cristiano Ronaldo. Musica? Un po’ tutta, non sono legato ad un solo genere. I miei compagni dicono i Negramaro perché mi hanno sentito cantare un loro brano a squarciagola”.
Perché ti sei tagliato i riccioloni? Linda Monaghè
“Tranquilla, li sto facendo crescere di nuovo”.
Preferisci continuare agiocare in serie A ed Eurolega in una squadra storica come l’Olimpia o prima o poi vorresti provare ad andare nella NBA? Simone Ventrice
“La NBA è un sogno che ho da sempre, ma mi piacerebbe tanto giocare a Milano per tutta la vita”.
Ciao Nicolò volevo sapere perché fuori casa giocate meglio che in casa? Pensi che il tifo casalingo non sia abbastanza caldo? Paolo Realini
“Il motivo proprio non lo so, ma sono sicuro che d’ora in poi, grazie a voi tifosi, il Forum sarà sempre più caldo, partita dopo partita”.
Cosa hai provato quando, giovanissimo, hai firmato un contratto per la squadra più titolata d’Italia ed una delle più prestigiose in Europa? E chi è l’allenatore che ti ha fatto crescere di più fino a oggi? Giacomo Cavallet
“E’ stato un grande motivo di orgoglio per me. Credo che gli allenatori che ho avuto nelle giovanili di Reggio Emilia siano quelli che mi hanno insegnato più cose. Quindi direi Olivieri e Menozzi”.
Chi è il giocatore con cui hai giocato o ti sei allenato che ti ha impressionato di più per 1) talento 2) dedizione e passione 3) simpatia? Michele Soana
“Per talento, so che vi sorprenderete, ma un mio compagno nelle giovanili di Reggio Emilia mi ha sempre impressionato ed è Campani. Per dedizione e impegno nessuno batte Jakub Kudlacek. Per simpatia il numero 1 è Jacopo Giachetti: come le spara lui non le spara nessuno”.