Un’ingiustizia è sanata. Dopo 20 anni l’Olimpia si riprende la Coppa Italia. E’ la quinta della sua storia. Lo fa giocando una partta tosta fin dall’inizio, con errori al tiro, anche palle perse, ma grande tenuta fisica, mentale e una difesa sempre in controllo. L’Olimpia ha giocato ancora senza Batista e Barac ma ha dominato a rimbalzi di cui cinque nel primo tempo dell’eroico Cerella. Rakim Sanders è l’MVP ma è stata una grande vittoria di squadra. 82-76.

IL PRIMO TEMPO – Coach Jasmin Repesa va con il quintetto piccolo, usando Rakim Sanders da ala forte su Leunen e con il compito di aprire il campo in attacco. Sanders parte con una tripla e una schiacciata a rimbalzo d’attacco. Jenkins segna cinque punti frontali e l’Olimpia prova a rispondere ai canestri iniziali di Cervi e Acker, scappando sul 12-4 e obbligando Coach Sacripanti al primo time-out. La difesa dell’Olimpia sporca i tiri di Avellino, ne tiene basse le percentuali, ma l’attacco capitalizza poco perché anche le medie di Milano non sono altissime. Kalnietis in entrata firma il più 10, sul 18-8. La risposta di Avellino è una tripla di Veikalas. Kalnietis mette un libero, poi Simon con un jumper dall’angolo chiude il primo quarto sul 21-11 Olimpia. Il vantaggio massimo lo firma due volte Macvan a quota 12, prima con un jump-hook e poi con la tripla con la quale risponde al canestro da tre di Ragland. Poi a Simon fischiano un tecnico per proteste che Avellino trasforma in un possesso da tre punti complessivi. Lafayette da tre risponde ma nel secondo quarto l’esecuzione offensiva della Sidigas è migliore. Cinciarini e poi Simon con la sua caratteristica entrata allungano ancora a più 12 ma James Nunnally prima segna da tre poi completa un gioco da tre punti e firma un 6-0 solitario che ricuce a meno sei prima che Cinciarini metta la tripla e induca Sacripanti ad un nuovo time-out. Alla ripresa Acker prende il terzo fallo di Simon. Poi Nunnally su una stoppata fallosa di Cerella accorcia a meno quattro. McLean strappa un rimbalzo su errore di Cerella dall’arco e completa un gioco da tre punti. Ma fa lo stesso Giovanni Pini dalla parte opposta prima di un canestro di forza in entrata di Kalnietis. Macvan con un buzzer-beater a rimbalzo chiude il primo tempo sul 43-36 Olimpia.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia schizza a più 10 con una schiacciata lungolinea e una tripla di Macvan. Ma Nunnaly prende falli, poi Acker ruba palla, va a canestro e riduce a meno quattro. Sanders risponde con una tripla. Macvan a rimbalzo d’attacco ripropone nove punti di vantaggio per l’Olimpia. Poi tornano 10 sulla tripla dall’angolo di Jenkins che vale il 60-50. Ma Avellino è dura, sfrutta il bonus bruciato presto dall’Olimpia per piazzare un 5-0 con due liberi di Ragland. Il terzo periodo finisce 60-55 per l’EA7. Sanders attacca il quarto cin due liberi, una rubata e schiacciata. Avellino resta aggrappata usando la taglia di Buva vicino a canestro. McLean però strappa due liberi giocando uno contro uno, subito dopo schiaccia un pick-and-roll con Lafayette. L’Olimpia riprende 11 punti di margine sul 68-57, con 7’21” da giocare. Poi 14 su una tripla di Sanders che segue una rubata di Kalnities in anticipo su Buva. Il divario si apre a quota 17 su un lungolinea di McLean. Avellino non molla, all’Olimpia viene un po’ di ansia, scatta un 7-0 e si ritorna a soffrire sul più 10, 78-68. Repesa chiama il time-out. Il canestro di McLean da sotto sembra quello della staffa ma Nunnally segna da tre poi ruba anche palla. Il suo tiro è affrettato e sbagliato. L’Olimpia entra nell’ultimo minuto con nove punti da gestire. L’errore di Lafayette dall’angolo è il rimbalzo di Sanders che non produce punti ma permette di mangiare minuti al cronometro.

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