
Arthur Kenney era noto come il grande rosso. Tutti lo chiamavano semplicemente Arturo e diventò negli anni 70 simbolo dello spirito guerriero del club contribuendo alla conquista di uno scudetto (tre spareggi consecutivi contro Varese), una Coppa Italia, due Coppe delle Coppe. Più una semifinale di Coppa dei Campioni. Kenney era un’ala forte fisica che poteva giocare anche da centro, grande spirito (memorabile il suo furore agonistico, con episodi leggendari come l’inseguimento di Moka Slavnic in tribuna a Belgrado: il playmaker aveva cercato di colpire il suo coach intoccabile, Cesare Rubini) e tecnica sottovalutata. Newyorkese, ha giocato nella squadra liceale considerata più forte di tutti i tempi, quella della Power Memorial di Manhattan dove la stella era Lewis Alcindor che poi sarebbe divenuto più famoso come Kareem Abdul-Jabbar, una squadra che è stata eletta nella Hall of Fame del basket scolastico americano. Il vice allenatore della squadra era Rick Percudani (il coach Jack Donohue ha portato il Canada alla semifinale olimpica del 1976) che poi avrebbe allenato la Pallacanestro Milano e anche Varese.
Kenney veniva dalla Francia (e in Francia sarebbe poi tornato), dopo aver completato una carriera da Hall of Famer a Fairfield, dove il suo coach era George Bisacca in seguito alla Virtus Bologna. A Milano si ambientò benissimo: amato da tifosi e compagni, rimbalzista indomabile imparò la lingua (anche adesso) e lasciava tutto sul campo, era l’Anti-Meneghin dell’Ignis. Rimase tre anni e fece la storia dell’Olimpia: non il miglior giocatore, non il primo a vincere in Europa ma il primo a conquistare una tifoseria e restare legato al club in eterno, anche nel corso della sua eccellente carriera post basket a Wall Street (il suo indirizzo email ricorda la sua squadra del cuore e il numero con cui giocava). In ogni caso nel 1971/72 fu il primo realizzatore della squadra e nel 1972/73 tirò dal campo con il 61.0%. Nei suoi tre anni a Milano fu sempre il miglior rimbalzista della squadra.
Art Kenney è nato a New York il 5 maggio 1946, in 71 gare di campionato con la maglia del Simmenthal ebbe 14.3 punti e 11.8 rimbalzi a partita.