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Hall of Fame 15: Renzo Bariviera

23/07/2013
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Renzo Bariviera è veneto ma è un vero prodotto dell’Olimpia Milano dove arrivò giovanissimo, scrisse pagine di storia indelebili, se ne andò in giro per il mondo durante gli anni meno brillanti del club salvo tornare, chiamato da Dan Peterson, e vincere ancora. Come ha sempre fatto in carriera. Bariviera ha vinto 14 trofei, ma avrebbero dovuto essere di più. Quando diventò l’ala piccola titolare dell’Olimpia – grande difensore, atleta straordinario, passatore e anche capace realizzatore – giocò tre spareggi per il titolo contro Varese vincendone uno. In quegli anni vinse anche due volte la Coppa delle Coppe ma poi venne ceduto e la sua carriera si sviluppò tra Bologna e Forlì prima di riportarlo ai massimi livelli, a Cantù. Con la squadra di Cantù, Bariviera ha vinto di nuovo tantissimo, inclusa la Coppa dei Campioni del 1982 e quella del 1983 oltre ad altre due Coppe delle Coppe. Quando aveva 34 anni, Dan Peterson lo rivolle a Milano. Sembrava un acquisto insensato, per un giocatore nella parte conclusiva della carriera. E invece con Bariviera, l’Olimpia vinse ancora, lo scudetto nel 1985 dopo due finali perse con Roma e Bologna (quest’ultima particolarmente dolorosa perché in gara 3, decisiva, Bariviera sbagliò due tiri liberi nel finale), e la Coppa Korac sempre dell’85.

In Nazionale, Bariviera ha avuto un ruolo storico, non solo perché giocò due Olimpiadi, nel 1972 (nella finale per il terzo posto segnò 16 punti, l’Italia perse di uno contro Cuba) e nel 1976, ma soprattutto perché ai Mondiali di Lubiana nel 1970 un suo gancio diede agli azzurri la vittoria sugli Stati Uniti, la prima affermazione dell’Italia in una competizione ufficiale contro gli USA.

BARABBA, L'UOMO DEL GANCIO DI LUBIANA