
Una partita speciale quella con l’Olympiacos anche per Antonis Fotsis, che gioca contro la squadra-rivale per eccellenza. Sul Game-Program distribuito domani al Forum una storia sulla generazione di fenomeni del basket greco include questo articolo.
Nel 2009, nel primo anno dopo il ritorno al Panathinaikos (l’aveva lasciato per giocare nella NBA a Memphis, poi era tornato salvo trasferirsi al Real Madrid e alla Dynamo Mosca, con questa vincendo l’Uleb Cup), Antonis Fotsis vinse l’Eurolega nelle Final Four di Berlino. In semifinale, la sua squadra bruciò in un finale tiratissimo l’Olympiacos. Fu un derby ateniese trasportato in Germania. Fotsis non segnò tanto, appena 5 punti, ma catturò 6 rimbalzi e restò in campo oltre 30 minuti. Sulla sponda avversaria c’era Ioannis Bourousis: segnò 10 punti con 7 rimbalzi in meno di 17 minuti. Fu una grande partita, con in campo una grande generazione di giocatori greci.
A livello di Final Four è raro trovare una partita in cui tanti giocatori della stessa nazione europea abbiano un ruolo così dominante. Nel Panathinaikos i tre giocatori più impiegati, tutti oltre i 30 minuti, furono Dimitris Diamantidis, Vassilis Spanoulis e Antonis Fotsis. Nell’Olympiacos giocò quasi 34 minuti il grande Theo Papaloukas, ne giocò 25 l’emergente Giorgios Printezis e 17 Bourousis. Quattro di quei giocatori saranno in campo anche in EA7-Olympiacos: Fotsis e Bourousis nell’Olimpia, Spanoulis e Printezis nell’Olympiacos.
La grande anomalia di questa generazione d’oro del basket greco è che ha avuto poca fortuna nella NBA. La Spagna ha costruito una Nazionale di livello estremo, mandando nella NBA tantissimo giocatori vedi i due Gasol, Ibaka, Rubio e anche quelli tornati indietro come Fernandez, Rodriguez, Raul Lopez. Per non dire dei francesi. Dalla Grecia sono andati nella NBA in pratica solo Fotsis, Efthimios Rentzias e Spanoulis. E ci sono rimasti un solo anno tutti e tre. Andreas Glyniadakis è stato una meteora. Jake Tsakalidis era un georgiano naturalizzato e l’unico ad esserci rimasto sul serio a lungo.
Fotsis è stato un precursore perché andò a Memphis da ragazzino, nel 2001, quando aveva 20 anni. Spanoulis è andato a Houston e ci è rimasto una sola stagione. Altri? Sofo Schortsianitis fu scelto dai Los Angeles Clippers ma non è mai andato, Bourousis ha avuto numerose opportunità in passato ma non è mai andato. Ora c’è Kostas Koufos a Denver ma è un greco cresciuto in America e quindi non fa testo. Tuttavia la qualità dei giocatori greci resta alta. Nell’ultimo draft proprio un giocatore dell’Olympiacos, Kostas Papanikolau è stato scelto dai New York Knicks.
FOTSIS CENTO VOLTE STARTER
Antonis Fotsis è diventato il 24° giocatore della storia dell’Eruolega a raggiungere il traguardo delle 100 partite da starter in carriera. Finora Fotsis è partito in quintetto in 19 gare di Eurolega su 19 giocate con la maglia dell’Olimpia e tutte le quattro di questa stagione.
IL VINCENTE – Antonis Fotsis ha vinto l’Eurolega tre volte, sempre con il Panathinaikos, nel 2000, nel 2009 e nel 2011. A livello internazionale nessun giocatore dell’Olimpia ha vinto più di Antonis, capace di conquistare l’Uleb Cup del 2006 con la Dynamo Mosca. Con cui ha stabilito i suoi primati personali in Eurolega di punti (28 contro l’Aris Salonicco) e rimbalzi (24 contro la Benetton).
I GRECI TIRANO MEGLIO? – Non hanno in comune solo la nazionalità greca. Fotsis e Ioannis Bourousis hanno anche vinto tutti e due la classifica di Eurolega della percentuale di tiro da due punti. Fotsis lo fece nel 2010/11, Bourousis nel 2006/07 quando giocava nell’Olympiacos.