
La grande novità della trasferta di Vitoria? Ok, senza prendersi troppo sul serio è stato il pranzo di squadra nel “food-court” di Malpensa, passando dalle patatine di McDonald’s (con gli americani e gli italiani a comandare) ai panini del “Panino Giusto” con deviazioni sui primi piatti. Ioannis Bourousis si distingue con un doppio piatto di spaghetti bianchi. Malik Hairston è l’unico degli americani a variare sul tema: fusilli al pesto. Dopo l’allenamento del mattino, l’Olimpia Family è volata in Spagna via Madrid. Volo alle 15.40. La buona notizia: Nicolò Melli, nonostante il ginocchio sinistro dolorante dopo Ancona, ha svolto praticamente tutto l’allenamento e va considerato recuperato anche se la ginocchiera nera indossata sotto la tuta gli ricorda il problema. La cattiva notizia: la caviglia di Alessandro Gentile non è ancora a posto dopo una piccola storta in allenamento. “Ale” è ancora in dubbio per domani. La ginocchiera di Melli serve per impedire che durante il volo il ginocchio dolorante possa gonfiarsi. Spiegazione del fisioterapista Massimo Simonetta. E’ fasciata per lo stesso motivo la caviglia di Alessandro Gentile. L’alta quota non aiuta in questi casi.
Alle 18.05, ora di sbarco a Madrid, il coach Sergio Scariolo si è separato dalla squadra per un paio di ore. All’Hotel Melia della capitale iberica era in programma la conferenza stampa in cui ha annunciato la fine della sua esperienza quadriennale alla guida della Nazionale spagnola. “Avevo comunicato al Presidente Saez la mia decisione di lasciare la carica di commissario tecnico della Nazionale il giorno dopo l’argento olimpico. Mi chiese di rifletterci ancora qualche mese. L’ho fatto ma non è cambiato nulla. Decisione motivata dalla voglia di stare più tempo con la famiglia dopo quattro estati magnifiche, ricche di successi ma dispendiose”, dice il coach.
Cartoline dallo scalo: il donut alla cioccolata che Basile offre a Melli, Richard Hendrix trionfante dopo aver ritrovato il bagaglio a mano che aveva dato per disperso, il manager Portaluppi eternamente al telefono ma con in mano la carta d’imbarco sbagliata, il preparatore atletico Annoni che racconta i piani di ristrutturazione della propria nuova abitazione a Melli.
Da Madrid a Bilbao, altro volo pieno, con i lunghi a soffrire la scarsa distanza tra un posto e l’altro. Si salva Bourousis grazie alla fila collocata presso l’uscita di emergenza. Tempo brutto. Piove. L’aereo balla. Lo nota soprattutto Alessandro Gentile: non appena si tocca terra a Bilbao, twitta “Salvi per miracolo”, suscitando un po’ di generale ilarità. “Dopo, è facile dire che andava tutto bene”. Dopo quasi un’ora di strada – sul pullman il posto tradizionalmente del capoallenatore è occupato dal general manager Portaluppi – si arriva a Vitoria. Giornalista presenti nella hall dell’hotel a ricordare che il basket in Spagna è ancora un’altra cosa. Vengono intervistati Gianluca Basile, popolare da queste parti, e Antonis Fotsis, che ha giocato nel Real Madrid, si esprime in inglese ma comprende le domande in spagnolo. Sono già le 21.30 quando la squadra si siede a tavola: spaghetti o riso come primo, petti di pollo o salmone per secondo, patate, verdure varie, il menu proposto dal dottor Marco Bigoni. Assente dalla tavolata Alessandro Gentile, salito al quarto piano dell’hotel, in palestra con il preparatore atletico Max Annoni. Gli allenatori si impossessano della sala riunioni per la solita seduta davanti al video prima della buona notte, mentre coach Scariolo in auto piomba a Vitoria da Madrid.