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Euroleague Adventures: Istanbul 2

17/10/2013
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GIOVEDI’ ORE 13.00 – Il pranzo di squadra si consuma mentre Samardo Samuels viene avvisato in tempo reale delle operazioni di sbarco a Linate della mamma proveniente dalla Giamaica via Londra. Il volo ritarda, l’arrivo si materializza all’ora della macedonia. La squadra viene congedata fino alle 17.00 per riunione tecnica e classico snack prepartita. La gara con l’Efes è prevista per le 21.00 locali, in leggero ritardo rispetto alle abitudini. Da Milano arrivano notizia molto incoraggianti su Angelo Gigli che ormai corre e ha ultimato la prima settimana di vera preparazione. Toccando ferro dovrebbe riunirsi al gruppo entro una quindicina di giorni. Nel post pranzo si infiamma la discussione al tavolo ormai sgomberato dai giocatori non americani, perché a tenere banco è Keith Langford. Si parla di football americano, il suo argomento preferito. CJ Wallace ha anche lui idee molto forti.

ORE 14.30 – Il general manager Portaluppi comanda la spedizione verso la Moschea Blu in tram, nove fermate dall’hotel e due dopo il Gran Bazar. La fila anche per i visitatori, non solo quella dei fedeli, invita subito a desistere. Il dottor Bigoni e il fisioterapista Monzoni, detto Baku per i suoi trascorsi in Azerbaigian, hanno vita facile nel proporre come alternativa una degustazione di dolci locali e caffè turco. Il rientro avviene dopo una novantina di minuti. Ormai è clima partita.

ORE 17.30 – La riunione prepartita dura circa 15 minuti in una saletta dell’Hotel Barcelò, Curtis Jerrells e MarQuez Haynes passano dalla sala ristorante, afferrano una ciotola di cereali e salgono in camera, come fa anche Keith Langford in una sorta di “take-away” improvvisato. La partenza è prevista per le 19.10 ma dieci minuti prima il pullman ha già caricato tutti i giocatori. Gli ultimi a salire sono Portaluppi e il coach Luca Banchi.

ORE 19.30 – L’ingresso in spogliatoio dà il via alla classica routine pregara. Keith Langford è il primo a entrare, fa i suoi esercizi di stretching e scompare. Cerella è il più preciso nella sua routine di tiri. Poi ci sono Samardo Samuels e i tiri da tutte le posizioni, Jerrells che tira da lontanissimo e Haynes che prova accelerazione, palleggio, arresto e tiro dalla lunetta. Alessandro Gentile viene preso in cura da Giustino Danesi. L’ultimo atto prima di rientrare in spogliatoio è uno sprint lungo l’estensione del campo. Un cenno di Danesi e Ale rientra. E’ ora di giocare.

 

LA VISITA
DENTRO