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Euroleague Adventure: Zagabria 2

18/10/2012
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L’allenamento dura circa un’ora e mezzo. L’arena è intitolata a Drazen Petrovic, il grande campione del Cibona scomparso a Monaco nel 1993 in un incidente stradale. C’è una sua immagine, all’ingresso dell’arena, sgranata, in cui il cosiddetto Diavolo di Sibenik è in volo, le gambe larghe e la palla pronta ad attraversarle, in un passaggio irridente, di quelli che l’avevano reso famoso. Il suo nome è scritto sul parquet. In alto ci sono le tra maglie ritirate dal Cibona, la sua e quelle di Andro Knego e Mihaovil Nakic, star del grande Cibona che vinse due volte di fila la Coppa dei Campioni, anticipando la doppietta dell’Olimpia del 1987 e 1988. L’avversario dell’Olimpia però è il Cedevita, la nuova frontiera del basket croato.

Rok Stipcevic è l’ultimo a lasciare il campo mentre una squadra giovanile del Cibona comincia il riscaldamento. Assistito dal preparatore atletico Max Annoni crivella il canestro da ogni posizione. E’ la prima volta che gioca in Croazia da avversario. Le volte del palasport intitolato a Petrovic sono ricoperte di stendardi che ricordano le tante vittorie del Cibona. L’Olimpia si allena a ranghi completi per circa un’ora e mezzo. A far gli onori di casa è Mate Skelin, ex centro anche della Nazionale che giocò in Italia, nella Fortitudo Bologna, insieme a Gianluca Basile che infatti si intrattiene con lui prima dell’allenamento, ricordando il passato. Poi Skelin abbandona l’arena e l’allenamento diventa un fatto privato.

LE MAGLIE DEL CIBONA