Sono passati 26 anni, ma il 2 aprile 1987 resta una data indelebile nella storia dell’Olimpia. A Losanna infatti l’allora Tracer conquistò il titolo europeo per la seconda volta nella sua storia, battendo il Maccabi Tel Aviv . Si giocò in un palazzo del ghiaccio e ne uscì una battaglia. Il miglior realizzatore fu Roberto Premier con 23 punti, tantissimi in una gara a punteggio basso. Ad un minuto dalla fine sul 69 pari, segnò Mike D’Antoni prima di uscire per falli, poi Dino Meneghin – immagine diventata storica – si accartocciò su se stesso, vittima dei crampi, restò in campo come riuscì, su una gamba sola ma sbagliò il lay-up della staffa. Il Maccabi ebbe il tiro per vincere la partita: lo prese il suo miglior tiratore, Doron Jamchy ma ne viene fuori un mezzo airball controllato da Bob McAdoo. Ci furono 21 punti del grande Bob McAdoo e 18 li firmò il rookie Kenny Barlow. La squadra che contava anche su Franco Boselli, Fausto Bargna, il giovanissimo Riccardo Pittis e Vittorio Gallinari quell’anno centrò un traguardo unico, ovvero il Grande Slam, scudetto, Coppa Italia, Coppa dei Campioni. Allenatore di quella formazione memorabile: Coach Dan Peterson.