Per la prima volta l’EuroLeague ripropone esattamente le stesse squadre della stagione precedente, quella sfortunatamente interrotta nel mese di marzo dall’emergenza sanitaria. Si comincia ufficialmente giovedì 1 ottobre, Final Four a fine maggio a Colonia. Tornano di scena le stesse 18 squadre, 11 con licenza permanente (tra queste l’Olimpia Milano), con due con licenza biennale che va a scadenza a fine stagione (Bayern Monaco e Asvel Villeurbanne) e cinque con licenza annuale. La formula è la stessa: regular season di 34 gare, girone di andata e ritorno sfalsati, le prime otto accedono ai playoffs che si disputano al meglio delle cinque partite. Confermati i sette doppi turni, con possibilità di giocare due volte in casa o due volte in trasferta. Si parte con presenza di pubblico limitata o in qualche caso proibita.

MERCATO – Lo scorso anno furono circa venti i giocatori arrivati in EuroLeague dalla NBA, ma il timing determinato dalla stagione passata – che in America non è ancora terminata – ha reso virtualmente impossibile trasferirsi da un continente all’altro. Le uniche eccezioni sono Ante Zizic, centro croato a Cleveland nelle ultime due stagioni, e Dragan Bender, ex prima scelta di Phoenix, che sono approdati al Maccabi Tel Aviv (per Bender è un ritorno). Vale però anche il contrario: al momento nessun giocatore ha lasciato l’EuroLeague per la NBA, anche se i draft potrebbero cambiare questa situazione. Viceversa, sono 40 i giocatori che sono rimasti in EuroLeague cambiando maglia. Tra questi Kyle Hines, Malcolm Delaney, Kevin Punter, Shavon Shields, Gigi Datome e Zach LeDay arrivati all’Olimpia. Quattro dei primi 10 dell’anno passato per valutazione hanno cambiato squadra: Toko Shengelia (da Vitoria al CSKA), Nick Calathes (dal Panathinaikos al Barcellona), Greg Monroe (dal Bayern al Khimki) e Nikola Milutinov (dall’Olympiacos al CSKA). In compenso, dei primi 20 della valutazione solo uno (il ventesimo, Deshaun Thomas) non è più in EuroLeague.

ALLENATORI – Sei squadre su 18 hanno cambiato allenatore: solo il Barcellona ha scelto un allenatore già in EuroLeague (Sarunas Jasikevicius). Le altre hanno pescato all’esterno: la Stella Rossa ha scelto Sasa Obradovic (AS Monaco), il Bayern Monaco ha preso Andrea Trinchieri (Partizan), il Fenerbahce farà debuttare Igor Kokoskov, campione d’Europa con la Slovenia ed ex capo allenatore a Phoenix, lo Zalgiris ha ingaggiato Martin Schiller, austriaco, allenatore dell’anno in G-League a Utah. Due squadre hanno promosso l’assistente: l’Asvel con TJ Parker e il Panathinaikos con Georgios Vovoras.

GLI EX OLIMPIA – Simone Fontecchio a Berlino; Kruno Simon all’Efes; Mike James e Daniel Hackett al CSKA; Leon Radosevic al Bayern; Dairis Bertans al Khimki; Nemanja Nedovic e Aaron White al Panathinaikos; Arturas Gudaitis a San Pietroburgo.

 

LA PRIMA GIORNATA – Barcellona-CSKA Mosca mette di fronte due squadre che erano in zona Final Four prima che la stagione fosse interrotta e Mosca ha recuperato Will Clyburn, MVP delle Final Four 2019 che a causa di un infortunio ha giocato solo quattro partite l’anno passato. Efes-Zenit sarà la prima partita della stagione in ordine temporale. L’Olimpia debutta venerdì 2 ottobre a Monaco, esattamente come successe un anno fa.

COSI’ AL DEBUTTO – Nelle sue 14 precedenti apparizioni in EuroLeague, l’Olimpia è 6-8 nelle gare di esordio. Nei sette precedenti in cui ha debuttato in trasferta, il record è 2-5. L’ultima vittoria è stata conseguita nel 2018/19 a Podgorica contro il Buducnost. L’altra fu a Mosca nel 2010, 88-73.

PIETRE MILIARI 1 – Kyle Hines ha la possibilità di diventare il terzo uomo a superare quota 1.000 canestri da due segnati, perché comincia la stagione a meno 39 dal traguardo raggiunto finora solo da Ante Tomic e Georgios Printezis. Hines è anche a 19 partite disputate dalle 300 in carriera.

PIETRE MILIARI 2 – Sergio Rodriguez è attualmente il nono realizzatore della storia di EuroLeague, a meno 209 punti dai 3.000 che finora solo sei giocatori hanno segnato (a questi si dovrebbe aggiungere come settimo Sergio Llull del Real Madrid). Rodriguez è anche a meno 11 assist dal terzo posto di sempre attualmente occupato da Dimitris Diamantidis.

PIETRE MILIARI 3 – Anche se comincia la stagione in “injured list”, Vlado Micov si trova a 244 punti di distanza da Bob McAdoo come primo realizzatore di sempre in maglia Olimpia nella massima competizione internazionale. Lo è già nell’era EuroLeague.

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