La posizione del club su Nicolò Melli, su Alessandro Gentile, sulle operazioni di mercato, inclusa la rinuncia a Samardo Samuels (“Fa parte del progetto? No”, risponde il Coach) e molto di altro. La promessa di Coach Jasmin Repesa, ovvero lavoro, lavoro, lavoro e disciplina per creare una squadra forte. Nessun argomento è stato schivato durante la presentazione con cui l’Olimpia Milano ha dato il benvenuto a Repesa.

Presidente Livio Proli: “Gli altri anni aprivamo la stagione con l’ossessione di rompere un digiuno. Questa volta l’obiettivo è il riscatto. Dopo il 26° scudetto abbiamo avuto un giro a vuoto e adesso vogliamo riscattarci per i nostri tifosi e per il nostro azionista. Non vorrei gravare questa stagione di un peso ulteriore ma è evidente che non possiamo e vogliamo sbagliare per la seconda volta – e parlo ovviamente di risultati sportivi -. Ci siamo armati di buona volontà per riportare a casa quanto dovuto. Coach Repesa è stato scelto perché ha l’esperienza, non solo tecnica, per impostare una stagione tesa e intensa ed evitare che la tensione da positiva possa diventare negativa e generi strappi. Siamo consapevoli di dover lottare e faticare, vivendo con tensione ma anche con sano ottimismo”.

Coach Repesa: “Sono felice di essere tornato in Italia, specialmente in una società storica come l’Olimpia. Oggi non prometto nulla, solo lavoro molto duro, disciplina di altissimo livello, la serietà che dovranno avere tutti coloro che sceglieremo. Vorrei ringraziare il Presidente Proli per la determinazione con cui mi ha portato qua: per me è stato molto importante. Voglio ringraziare anche il Cedevita perché ha capito che avevo voglia di venire a Milano e mi ha lasciato venire. Non mi aspettavo un cambiamento come questo quando ho firmato per loro”.

Proli sull’arrivo di Repesa: “Il cambiamento è stato dettato da una scelta di programmazione. Abbiamo pensato che per progettare i prossimi tre anni avremmo avuto bisogno di un’energia diversa che forse non potevamo più avere da Luca Banchi. Luca è stato un coach importantissimo, un grandissimo esempio nella gestione di allenamenti e disciplina sul campo, è stato il coach dello scudetto, possiamo solo dire bene di lui. Ma di fronte al bisogno di riprogettare e guardare avanti le condizioni che si erano create non ci sembravano più sostenibili reciprocamente, tant’è che la rescissione è stata consensuale. Repesa? Quando abbiamo cambiato in passato lui è sempre stato uno dei candidati. Abbiamo voluto lui per avere disciplina e grande dedizione al lavoro ma con un approccio umanamente sostenibile. Il progetto di essere competitivi sia in campionato che in Eurolega dentro una città interessante ma tentatrice e ci serve dentro la società un gruppo di persone che rappresentino certi valori sempre, a livello di comportamento non solo con le parole. Attorno a lui la società si impegnerà ogni giorno a rispettare certi valori e questo sarà chiaro a tutti i giocatori. Ci tenevamo a dare un messaggio forte: i campionati si vincono tutti i giorni attraverso un lavoro forte, serio, disciplinato in palestra e fuori. Tutti per nove mesi dovranno solo pensare a fare bene la loro professione”.

Proli sul pubblico: “Rispetto alle aspettative, ai sogni e ai meriti dei nostri 10.000 tifosi è chiaro che ci siamo messi subito al lavoro. Non ci siamo nascosti, meriti ed errori li condividiamo tutti come sempre. Non mi è piaciuto che si sia cercato il capro espiatorio. Io potrei chiamarmi fuori eprché non ero presente ma mi sento il primo responsabile perché la struttura societaria era la stessa dello scudetto e così molti giocatori. Quindi c’era tutto per dare consistenza a quel titolo ma c’è stata invece minor chimica. Sappiamo dove abbiamo sbagliato e non vogliamo ripeterli per riportare l’Olimpia dove merita. Lo scudetto nessuno vuole menzionare ma alla fine è nelle aspettative di tutti. E poi vogliamo tornare ad essere temibili in Europa, perché in Italia questo può farlo solo Milano. Non ci sentiamo superiori, assolutamente no, ma per budget e storia abbiamo questo dovere. Ci siamo rimessi al lavoro con entusiasmo per raccogliere, un domani, il favore e la gioia di tutti”.

Proli sulla società: “Per tutte quelle che possono essere le iniziative di marketing, lo sviluppo del business le idee erano, sono e saranno buone. C’è stata un’evoluzione. Tutti i parametri sono positivi e questo ci rassicura: se il contorno alla partita è rappresentato da gente che interpreta i valori nel modo corretto il resto viene da solo. Certi risultati non si raggiungono per caso: non parlo solo del numero di spettatori ma anche di calore, espresso anche in settimana attraverso il sito o i social network. Non dobbiamo inventarci nulla, ma il salto di qualità potrebbero darcelo i giocatori, ambasciatori in campo dei nostri valori. Se così sarà il progetto sarà vincente oltre che sano. Questa è un’azienda da 20 milioni di euro e sono costi che servono per pagare le strutture, le trasferte, anche il settore giovanile. E a Milano tutto costa tanto. Siamo nella grande città, con barriere d’ingresso alte ma se le cose le facciamo bene alla fine il godimento è più alto. Siamo condannati piacevolmente. Ma voglio aggiungere che il gruppo Armani ha intenzione di investire per tanto tempo ancora nell’Olimpia perché ci crede il suo socio unico, il Signor Armani, nel rispetto del pubblico, dei tifosi. Noi dal punto di vista del ritorno d’immagine abbiamo avuto le soddisfazioni che ci aspettavamo anche se vorremmo un contesto più stabile e sicuro ma il messaggio per i tifosi è che il Signor Armani non molla e noi siamo qui a lavorare per lui e per i nostri tifosi”.

Condividi l’articolo con i tuoi amici e supporta la squadra

Condividi l’articolo con i tuoi amici e supporta la squadra

URL Copied to clipboard! icon-share