Quella con Gran Canaria è la prima partita di un mese di dicembre in cui l’Olimpia andrà in campo 10 volte (in 24 giorni) incluse sei trasferte di cui sono la prossima, con Cantù, non richiederà uno spostamento aereo. Coach Simone Pianigiani enfatizza l’importanza di tenere la barra dritta soprattutto in EuroLeague laddove il calendario è spietato e le trasferte molto complicate. La prima gara del mese, contro Gran Canaria (giovedì 6 dicembre, ore 20.45 al Mediolanum Forum) è resa più insidiosa dall’improvvisa decisione del club isolano di sostituire l’esperto coach Salva Maldonado con l’assistente Victor Garcia proprio alla vigilia della partenza per Milano.

“Questa partita arriva in un momento particolare – dice il Coach Simone Pianigiani -, ovverodopo una settimana atipica perché avevamo bisogno di riequilibrare le energie ma molti giocatori vengono da impegni con le rispettiva nazionali e altri devono ancora recuperare vedi Nedovic e Della Valle. Ma il calendario dice che questa è una partita da vincere perché il girone di andata finirà con trasferte realisticamente molto difficili, a Istanbul, ad Atene e a Tel Aviv contro una squadra in ripresa e alla quinta gara in nove giorni. Questo aumenta l’importanza delle gare interne. Gran Canaria ha vinto tre volte finora ma come tutte le squadre di quella fascia di classifica avrebbe potuto vincerne di più. Come squadra ha tanti punti nelle mani, un attacco da playoff e un gioco gradevole. Possono imporre un ritmo alto e possono farlo anche per tanti minuti di seguito. Dovremo arginare questa situazione con la nostra difesa. E poi in attacco sarà importante non perdere mai il controllo del ritmo. Nelle ultime due partite in alcuni momenti siamo ricorsi a tiri affrettati che potevano anche essere buoni tiri considerando le qualità di chi li ha presi, ma quando lo fai per cinque o sei possessi di fila diventa tutto più difficile: così lo Zalgiris ha fatto il break del secondo quarto. Siamo andati meglio invece quando abbiano mosso la palla, eseguito qualche passaggio attaccato il ferro. Dovremo farlo per tutti i 40 minuti per vincere questa partita anche se non abbiamo potuto allenarci come avremmo voluto. A ranghi ridotti si può giocare bene ma non ci si può allenare abbastanza bene da continuare ad essere cinici ed efficaci come siamo stati per tante settimane. Questo è quello che ci ha distinto finora e permesso di costruire una classifica che potremo mantenere solo evolvendo il gioco e aggiungendo quel quacosa in più che vorremmo avere già da giovedi contro Gran Canaria”.

Ecco l’intervista integrale in video.

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