Coach Simone Pianigiani ha diretto l’ultimo allenamento dell’Olimpia prima di volare verso Atene per la gara di EuroLeague contro il Panathinaikos. “Giocare contro un’altra big e in un momento difficile, a causa delle sconfitte e della perdita di fiducia, significa dover scalare un’altra montagna – dice l’allenatore di Milano -. Il Panathinaikos è imbattuto in casa, gioca in un ambiente particolare ed è anche una squadra di grande taglia fisica e atletismo, caratteristiche che riesce a mantenere per tutto l’arco della partita grazie ad un roster profondo. In attacco segnano qualcosa meno di noi, ma la loro difesa è una delle migliori di EuroLeague: i cambi sistematici sono sempre ostici per una squadra come la nostra, poi loro ti forzano a giocare verso il fondo, incontro alla loro fisicità, alle loro braccia lunghe, e finiscono così per recuperare molti palloni che trasformano in contropiedi e canestri facili. Questo è il problema principale giocando contro di loro”.

L’AVVERSARIO – Il Panathinaikos ha in Nick Calathes il miglior giocatore di EuroLeague negli assist con 7.5 di media: ha giocato un anno a Kuban assieme a Mantas Kalnietis (a meno 8 assist dai 500 in carriera) quando fu MVP di Eurocup. Accanto a lui in quintetto Matt Lojeski, il tiratore prelevato dall’Olympiacos (per due anni compagno di squadra di Patric Young; a 12 punti di distanza dai 1.000 in carriera), oppure il greco Nick Pappas, che sta segnando in doppia cifra e ha un gioco a due dimensioni (nelle ultime cinque ha il 50% da tre). KC Rivers, altro terrificante bomber mancino, normalmente parte dalla panchina, come il lituano Lukas Lekavicius. La batteria degli esterni è completata da un giocatore atipico come Thanasis Antetokonmpo, fratello della star dei Milwaukee Bucks, Giannis. Con lui da ala piccola e due lunghi come James Gist e Chris Singleton, pericolosi anche da fuori, il livello di atletismo del Panathinaikos è enorme. Ian Vougioukas, che giocò con Curtis Jerrells a Kazan, ha un corpo enorme per fronteggiare la massa di Gudaitis e Tarczewski.

L’OBIETTIVO – “La loro difesa alla lunga soprattutto in casa tende a stritolarti – dice Coach Pianigiani -: il nostro obiettivo è essere mentalmente duri per resistere indipendentemente dal momento. Lo dobbiamo a noi stessi. Non guardiamo alle nostre difficoltà: se saremo duri mentalmente sarà più facile, nella battaglia, ritrovare anche le nostre qualità offensive. Sarà essenziale muovere la palla contro la loro difesa, pareggiare la loro intensità, la battaglia dei rimbalzi e difendere forte di squadra”.

Qui il video dell’intervista

 

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