La signora Bennita Young portò il figlio dal pediatra. Una visita di routine, per controllare che il suo bambino di tre anni stesse crescendo bene e sano. “Oh My God!” esclamò il medico. Non aveva mai visto nulla di simile. Il bambino aveva già i muscoli scolpiti, che guizzavano da tutte le parti. “Le giuro: non alza pesi, non fa addominali o flessioni sulle braccia. E’ una questione di natura”, spiegò la mamma. Patric Young è nato grosso, scolpito, ricco di muscoli: può succedere se sei il figlio di un tight-end che ha giocato a Bethune-Cookman e poi tre anni da professionista nella USFL, a Tampa Bay e Jacksonville: Robert Young.

Ed è a Jacksonville, città di football, che comincia questa storia, a lungo ambientata nel cuore della Florida. Patric Young (senza la k a concludere il nome di battesimo) è il figlio di un giocatore di football ma il football è uno sport duro, violento, pericoloso. Per questo Robert e Bennita decisero presto di dirottare le attenzioni sportive del figlio su altre discipline. La prima passione di Patric fu il baseball: provò a giocare alla Paxon High School ma quando scoprì il basket cambiò tutto. La Paxon era una scuola di impronta accademica, con modesta enfasi sullo sport. Era quello che i genitori di Young volevano e Patric aveva risposto bene accumulando voti di qualità e lodi. In campo aveva attirato le attenzioni dei migliori college della zona ma Florida aveva vinto facilmente la battaglia per il reclutamento. I genitori avevano l’abbonamento alle partite della squadra di football, Gainesville è vicina a Jacksonville (130 chilometri circa) e il college era diventato una superpotenza nel basket sotto Coach Billy Donovan (ora capo allenatore degli Oklahoma City Thunder), vincendo due titoli NCAA e mandando nella NBA tantissimi giocatori (Joakim Noah, Al Horford, Mike Miller, Corey Brewer, Chandler Parsons e in seguito Bradley Beal). Prima dell’ultimo anno di liceo tuttavia Young sentiva il bisogno di misurarsi ad un livello più alto così si trasferì alla Providence, che era dall’altra parte della città ma offriva quello di cui Patric aveva bisogno. Infatti, ottenne la convocazione per il McDonald’s All-America Game, la partita dei migliori liceali d’America conquistando tra l’altro la gara delle schiacciate (nel 2011 giocò in Lettonia i Mondiali Under 19 in cui gli USA finirono solo quinti pur avendo battuto i vincitori della Lituania: Young segnò 15 punti contro Jonas Valanciunas, ora centro dei Toronto Raptors).

Con i Gators della Florida, Young ha vinto 120 partite in quattro anni, ha segnto 11.0 punti di media da senior con 6.2 rimbalzi a partita, ha anche vinto tre titoli della SEC (South Eastern Conference), una delle migliori se non la migliore d’America. Nel 2014 è stato nominato Difensore dell’Anno e i Gators hanno chiuso la stagione di conference 18-0 vincendo il titolo di conference contro Kentucky in finale, 61-60. In quell’anno, Florida ha anche giocato le Final Four NCAA perdendo la semifinale a Dallas contro Connecticut che poi avrebbe vinto il titolo. Difesa, fisicità, protezione del canestro, energia sono il suo marchio di fabbrica. Non solo: è stato nominato tre volte Studente-Atleta dell’anno nella SEC, ovvero il migliore ad abbinare risultati in campo e risultati in classe di tutta la conference.

Ovviamente si aspettava di essere scelto nei draft NBA. Svolse 13 provini. Rimase sconvolto quando nessuno pronunciò il suo nome. “Nel processo di selezione andò tutto bene, allenamenti, colloqui, test. Non capisco perché nessuno mi abbia scelto”, dichiarò subito dopo il draft al giornale della sua città, Jacksonville. Tuttavia dopo neanche 12 ore venne chiamato dai New Orleans Pelicans. Poi chiamarono Detroit e Philadelphia. Firmò per i Pelicans, giocò la summer league e fece la squadra. Ma quando il contratto sarebbe diventato garantito per tutto l’anno venne tagliato. E’ stato nella NBA ma non ha mai giocato. Tre giorni dopo sbarcò in Europa per giocare nel Galatasaray e debuttare in EuroLeague. Nell’estate del 2015 venne già seguito dall’Olimpia ma prima andò alla summer league con Phoenix e poi optò per un biennale con l’Olympiacos ignorando l’offerta dei Los Angeles Clippers che lo volevano al training camp ma senza contratto garantito. Nella prima parte della stagione stava giocando il miglior basket della propria vita. “Billy Donovan mi diceva che fisicamente sono più forte del 95% degli avversari anche se come centro posso essere meno alto di altri. Quello che stavo facendo era uccidere gli avversari con l’energia, correndo lungo il campo, chiudendoli sotto canestro. Stavo stoppando come non avevo mai fatto e nelle situazioni di pick and roll non segnava nessuno contro di me”, ha detto Young a BasketballInsiders. Fu MVP di EuroLeague nella prima partita della stagione 2015/16 contro il Cedevita Zagabria (16 punti, 4 stoppate, 6 rimbalzi).

Due settimane dopo a Milano segnò 18 punti con 6/7 dal campo; contro Limoges ebbe 13 punti con 10 rimbalzi, cinque stoppate e 5/6 dal campo. Le cifre globali: 10.8 punti, 2.6 stoppate, 5.0 rimbalzi, 71.4% dal campo (20/28). Si fece male a Istanbul, quinta gara della stagione europea, decima in assoluto. Stagione finita, riabilitazione durissima, dieci mesi fuori e poi tutto l’anno scorso speso all’Olympiacos per recuperare al meglio cominciando a Gainesville, passando sei settimane a Orlando e finendo in Grecia (ha giocato 30 gare su 30 in EuroLeague). I suoi allenamenti sono leggendari, in Florida e anche in Grecia. “Allenarmi mi è sempre piaciuto – ha dichiarato – La prima cosa che ho imparato crescendo è che il talento da solo non ti porta tanto lontano se non lo sostieni con una buona etica. Io sono sempre stato un atleta ma nel basket anche se salti molto in alto solo pochi giocatori possono basarsi solo su quello. Io mi sono costruito un buon gancio perché se non puoi saltare più in alto dell’avversario ho comunque un’arma da usare”.

Curiosità: Patric Young è uno dei 15 giocatori della storia ad aver giocato almeno 150 partite nella NCAA, vincendone 120, una in più di quante ne abbia vinte (119) Kaleb Tarczewski ad Arizona.

 

 

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