Il cinque tra Mario Fioretti e Andrea Cinciarini chiude la sessione di tiri extra del playmaker pesarese, che in gara 3 è tornato in panchina e in gara 4 sarà a disposizione di Coach Repesa. Cinciarini ha svolto tutto l’allenamento con i compagni e in più si è sottoposto ad una seduta individuale con coppie di tiri da posizioni differenti e in situazioni differenti (dal palleggio, piazzato, dopo una serie di scivolamenti difensivi) ad ognuna delle quali seguivano serie di tiri liberi.

Il giorno dopo la sconfitta di gara 3 è cominciato con un brunch alle 11 del mattino nell’hotel che ospita la squadra a Treviso. Poi una riunione di mezz’ora davanti al video per rivedere gli errori e programmare il piano di gara 4. Dal meeting trasferimento negli impianti della Ghirada, il vecchio quartier generale della Benetton Basket. Allenamento di squadra, con stretching, attivazione, poi gioco a metà campo sotto la gestione di Massimo Cancellieri e Mario Fioretti. Infine lavoro a gruppi, le guardie e ali con Fioretti, i lunghi con Cancellieri. Al termine, la sessione extra di Cinciarini, quella di Esteban Batista all’altro canestro  poi seduta in sala pesi per il resto del gruppo.

L’orario dell’allenamento a metà giornata esatta compromette un po’ gli orari del pranzo che slitta alle 15 passate ed è forzatamente molto leggero, una merenda con tanto prosciutto, tantissima frutta, cereali e la solita crostata di fragole o albicocca. Il Coach decide di saltare questo pasto e si dedica invece ad una camminata di meditazione lungo il Sile. Il magazziniere Alessandro Barenghi si occupa di scovare la lavanderia a gettone giusta per rimettere a nuovo gli indumenti dei giocatori e preparare la giornata di mercoledì, giorno di una gara 4 cruciale, che somiglia molto ad un “must-win game”, una partita da vincere ad ogni costo.

Il programma di mercoledì prevede la solita seduta mattutina di ripasso tattico del piano gara e tanti tiri e stretching. Poi il pasto, lo snack, la riunione tattica e il trasferimento a Venezia. Sarà necessaria una reazione di orgoglio oltre che miglior qualità di gioco. Repesa non ha gradito più di ogni altra cosa i primi tre possessi difensivi in cui Venezia ha segnato sempre procurandosi tiri ad alta percentuale. L’approccio alla partita in termini di energia fisica e mentale è considerato determinante. Ma in gara 3 è stato inadatto: la Reyer ha messo subito le mani sulla partita. “Errori tecnici? Ne abbiamo fatti, un palleggio di troppo, un passaggio in meno, certamente, siamo stati battuti uno contro uno. Ma è stata una sconfitta soprattutto a livello mentale, quindi è sulla testa che dobbiamo lavorare”, ha detto il Coach dopo la sconfitta e l’ha ribadito per tutto il giorno “buco”.

Nella foto il classico “huddle” che chiude l’allenamento

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