Il lungo viaggio da Mosca verso la Sicilia è cominciato per l’Olimpia con una sveglia atroce, alle 2.15 del mattino per il volo che da Sheremetyevo ha condotto la squadra a Catania, con uno sbalzo termico di quasi 20 gradi alle 7.30 del mattino. Con l’amara sorpresa conclusiva di un bagaglio, con materiale fisioterapico, smarrito. Da Catania un’ora e 45 di pullman per giungere a Milazzo. Facce stravolte e assonnate nonostante il volo tranquillo e il 100 % di precisione di chi l’ha trascorso dormendo, c’è stato il tempo di un brunch (pasta fredda, omelette, prosciutto crudo, crostata di frutta, il menu) prima di un’indispensabile pausa. Ad aspettare la squadra insieme al dirigente Filippo Leoni e al magazziniere Alex Barenghi c’era Davide Pascolo. Alle 16 dopo il caffè la squadra ha lasciato l’hotel di Milazzo per il palasport di Barcellona Pozzo di Gotto in vista dell’allenamento pomeridiano.

CAPO D’ORLANDO – Si torna in Sicilia a pochi mesi dal quarto di finale degli ultimi playoffs. Squadre però molto cambiate. L’Orlandina ha perso le prime due gare, in casa con Pistoia e poi a Bologna, ma avverte il clima del grande evento. Basta leggere i giornali locali, gli appelli al pubblico perché appoggi la squadra, sia del playmaker Engin Atsur che del coach Di Carlo. La società ha escluso questa partita dall’abbonamento. Di sicuro il viaggio massacrante dopo la durissima partita di Mosca non aiuta ma questa è la realtà cbe accompagnerà l’Olimpia per tutta la stagione.

L’AVVERSARIO – La Betaland è una squadra molto giovane fortificata da alcuni veterani anche di nome come Engin Atsur, playmaker e leader, e Mario Delas, confermato, centro specialista del pick and roll e pericoloso dalla media. La stella della squadra è Justin Edwards, grande contropiedista. Mirza Alibegovic è un notevole tiratore impiegato per ora da sesto uomo mentre l’ala titolare è il lituano Arnoldas Kulboka, in prestito da Bamberg, 19 anni. Damien Inglis è l’ala forte francese, grande potenziale atletico, eccellente nel riro dalla media, che nel 2014 fu scelto al 31 da Milwaukee. Da allora è stato in America ma senza trovare posto nella NBA.

L’ALLENAMENTO – ancora due ore abbondanti di lavoro intenso seguito da una parte individuale. Ad una parte del programma partecipa anche Dada Pascolo. Per il resto prosegue a ritmo meno intenso insieme al preparatore atletico Danesi. La parte finale comprende un po’ di cinque contro cinque. Al rientro in hotel, riunione tattica in vista della gara di domani e poi a cavallo della cena un’ondata di anticipi di campionato da seguire sui monitor.

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