La trasferta più lunga dell’anno, a Kazan, capitale del Tatarstan, comincia alle 15 a Malpensa e termina – il viaggio – attorno all’2.15 del mattino seguente con sei ore totali di volo e uno scalo a Mosca di circa tre ore. La situazione sembra più brutta di quello che è: il fuso orario mangia due ore durante il trasferimento quindi l’orologio biologico, all’atterraggio, segnala le 00.15. La prima notizia non è proprio entusiasmante. All’allenamento di Milano, prima di partire, Alessandro Gentile risulta bloccato alla schiena che lo fa penare da qualche tempo ad intermittenza. Non ce la fa, non parte. Resta a casa, ma per scelta, anche Bruno Cerella. Di Gentile è presente solo la maglia, griffata “One Team” perché questo è il turno che l’EuroLeague dedica al proprio programma di responsabilità civile di cui l’Olimpia è uno dei club fondatori. La maglia di Gentile, autografata da tutti i giocatori, verrà donata nel prepartita.

Il viaggio, dunque. Dal Forum, dopo l’allenamento a Malpensa, classico pranzo al buffet dopo le pratiche di check-in, con il trio Hickman-Sanders-McLean che riesce nell’impresa di imbarcarsi per ultimo sul volo Aeroflot con destinazione Mosca. Lo scalo è di tre ore ma la prima viene spesa in coda, al controllo passaporti. Poi occorre passare un ulteriore controllo di sicurezza. Esaminato a fondo lo zainetto di Davide Pascolo: ritrovati ben cinque libri per una trasferta di meno di 48 ore. Non è da tutti.

Un’altra assenza rilevante è quella di Giustino Danesi, il preparatore atletico sdraiato da una forte influenza. Il suo sostituto sarebbe Luca Agnello ma è infortunato anche lui. Così debutta ufficialmente Federico Conti, 25 anni, milanese, preparatore delle giovanili. Si distingue subito al buffet dell’aeroporto di Mosca dove spazza via tutto quel che è rimasto sui vassoi. A Kazan tuttavia è un leone. Appostato all’inizio del nastro trasportatore dei bagagli, li intercetta tutti, uno ad uno.

La partenza per Kazan, in una Mosca ghiacciata, meno 10 gradi la temperatura e stranamente è un freddo umido, avviene con trenta minuti di ritardo. Occorre eliminare il ghiaccio dal velivolo. La durata del volo è quella prevista, con meno 13 gradi all’arrivo, qualche fiocco di neve, inusuale con un temperatura così bassa, il fiume Kazanka ghiacciato e le strade vista l’or giustamente deserte. L’hotel h un nome italiano, Luciano.

E’ la seconda volta dell’Olimpia a Kazan. L’unico precedente risale alla stagione 2011/12, Top 16 di EuroLeague. Allora c’era Alessandro Gentile, alla sua prima stagione milanese, cominciata dopo il ritorno di Danilo Gallinari a Denver. Se a Belgrado avevamo rivisto Charles Jenkins, a Kazan rivedremo Keith Langford, che adesso ha 33 anni ma continua a brillare come se ne avesse sei di meno. E’ capocannoniere della competizione, è primo nei falli subiti, tira i liberi oltre il 91% e tira da tre con il 40%. Fa lo stesso in VTB League. L’Unics però ha anche altre armi ed è molto forte a rimbalzo d’attacco con la fisicità di Artsiom Parakhouski, che due anni fa era a Nizhny Novgorod e incontrò l’Olimpia sempre in EuroLeague. Lui e Latavious Williams sono eccellenti stoppatori. Kazan è 2-7 in EuroLeague quindi ha poco margine per sbagliare. Paga gli infortuni di Coty Clarke e di Anton Ponkrashov, tuttofare russo che al CSKA non aveva trovato spazio ma si è rifatto una carriera nelle altre squadra russe, come il Khimki, Kuban e adesso Kazan, uno dei pochi posti in cui neppure il navigato coach Jasmin Repesa era mai stato prima.

La città però ha grande tradizione sportiva. Il suo atleta più famoso è il tennista Marat Safin. Nel 2018 ospiterà un girone dei Mondiali di calcio, ha ospitato i Mondiali di nuoto e ha nel Rubin una discreta squadra di calcio. L’Unics lo scorso anno aveva il miglior record di tutta l’Eurocup prima di essere inopinatamente eliminato presto nella fase ad eliminazione diretta che fu fatale anche all’Olimpia. Ha conquistato l’accesso all’EuroLeague raggiungendo la finale di VTB, la lega che raccoglie le migliori squadre russe e non solo.

Il programma per la prima delle 10 partite previste dal calendario a dicembre prevede il walk-through alle 12, poi pranzo, riposo e palla a due alle 19 locali. In Italia saranno le 17. Canale 204 della piattaforma di Sky per sostenere l’Olimpia. Va bene anche a distanza.

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