Il primo appuntamento è una sorta di “Retro Game”. Ore 20.00 di giovedì 13 ottobre, Mediolanum Forum: Olimpia contro Maccabi. Va in campo la storia. In due hanno vinto sei titoli europei e si sono affrontate in due finali europee, tutte e due vinte dai biancorossi. Il Maccabi però ha conquistato sei titoli contro tre e vinto il quarto di finale del 2014 in una sfida memorabile. Il Maccabi sarà il primo avversario dell’Olimpia nella nuova EuroLeague. Oggi guardiamo le mosse estive delle prime tre avversarie cominciando proprio dalla squadra israeliana.
MACCABI – Dopo una stagione negativa in cui non ha giocato le Top 16 di EuroLeague e poi non ha superato neppure la prima fase di Eurocup oltre a non vincere lo scudetto israeliano per il secondo anno consecutivo, il Maccabi ha fatto le cose in grande sul mercato. La perla è stata la firma di Sonny Weems, ex CSKA Mosca, che nella sua ultima stagione di EuroLeague era stato primo quintetto, ha giocato tre Final Four e può essere considerato la miglior ala piccola della competizione. Oltre a Weems, il Maccabi ha riportato in Europa il bomber Andrew Goudelock (Cina e Houston l’anno scorso) dove era stato MVP di Eurocup a Kazan prima di andare al Fenerbahe, preso da Gran Canaria la guardia DJ Seeley (50% da tre in Eurocup), e dalla Stella Rossa il centro tedesco Mark Zirbes, 12.4 punti e 6.1 rimbalzi l’anno passato dopo una regular season strepitosa in cui era stato terzo assoluto nella valutazione. Il Maccabi aveva preso dalla stessa squadra l’americano l’ala forte americana Quincy Miller, ma un infortunio al ginocchio lo terrà fuori almeno sei mesi. Di sicuro a Milano non ci sarà. Invece ci sarà Richard Hendrix, che rientra al Maccabi lasciato nel 2012 per venire proprio all’Olimpia dove non espresse il suo potenziale di ala-centro solida a rimbalzo. Detto che sono rimasti i vari Taylor Rochestie, Gal Mekel, Guy Pnini, Sylven Landesberg e soprattutto Devin Smith, un veterano di questa competizione, l’altra grande novità è l’allenatore, ovvero Erez Edelstein, 55 anni, coach della Nazionale, che torna in un’EuroLeague giocata dieci anni fa con Gerusalemme.
DARUSSAFAKA – La prima trasferta dell’Olimpia sarà in Turchia per giocare con una squadra emergente, una potenza anche economica. Il Darussafaka ha compiuto una serie di mosse clamorose, ma la più rilevante è stata la firma come allenatore di David Blatt, vincitore dell’EuroLeague del 2014 con il Maccabi poi finalista NBA a Cleveland dove è stato esonerato la scorsa stagione quando i suoi Cavaliers avevano il miglior record di conference. Con Blatt, sono arrivati da Bamberg il play Brad Wanamaker, ormai una star dopo l’esplosione di Pistoia (nel 2014 affrontò l’Olimpia nei quarti dei playoffs), e l’esterno James Anderson, che in Europa ha sfondato con lo Zalgiris (14.5 punti e 5.1 rimbalzi due anni fa prima di andare a Sacramento nella NBA). Con loro l’ala forte francese Adrien Moerman, miglior rimbalzista in Eurocup nel Banvit eliminato negli ottavi dall’Olimpia. Altro colpo, è stato il tiratore lettone Dairis Bertans, 15.5 punti con il 48.9% da tre a Bilbao in Eurocup.
OLYMPIACOS – Terza avversaria, ancora in trasferta, sarà l’Olympiacos Pireo, una delle squadre più consistenti delle ultime stagioni che ha vinto il campionato greco nelle ultime due stagioni. E’ la squadra di Daniel Hackett (a proposito auguri e lui ed Elisa per l’imminente nascita della prima figlia). Vassilis Spanoulis, una delle megastar di questa EuroLeague, ha esteso fino al 2018 ed è uno degli uomini di riferimento della competizione. L’Olympiacos punta sulla continuità (Printezis, Mantzris, Lojeski, Papanikolau tornato da una parentesi infruttuosa nella NBA, Agravanis) e sul ritorno dopo un devastante infortunio di Patric Young, uno dei centri più forti di questa EuroLeague. Le novità sono Erick Green, tiratore che ha giocato la finale scudetto del 2014 con Siena contro l’Olimpia, e Khem Birch, grande atleta canadese visto anche in Nazionale. Oltre ad Hackett un ex è Ioannis Athinaiou, brevemente all’Olimpia sempre nel 2014.
