Dino Meneghin era stato considerato vecchio quando nel 1981 fu acquistato dall’Olimpia dai vecchi rivali di Varese. Aveva 31 anni. In nove stagioni (più un’altra a fine carriera) avrebbe vinto cinque scudetti, due Coppe dei Campioni, la Coppa Intercontinentale, una Korac e completato un Grande Slam. Meneghin è stato il smbolo di cosa significhi sacrificare il proprio ego nell’interesse della squadra. Meneghin ha fatto tutto quello che serviva per accomodre compagni differenti, dal tecnico Gianelli, all’esplosivo Carr, al dominante Carroll, all’attaccante McAdoo. Meneghin è l’unico italiano presente da giocatore nella Hall of Fame.

Nel sondaggio dei nostri tifosi è ovvimente il miglior centro pre anni ’90 con l’82% delle preferenze. Secondo è Joe Barry Carroll con il 14.3%. Più staccati Antoine Carr, Massimo Masini e Skip Thoren.

Si completa così il quintetto ideale fino al 1990: Mike D’Antoni, Roberto Premier, Bill Bradley, Bob McAdoo e Dino Meneghin.

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