L’Olimpia chiude il girone di andata a Trieste nel palasport intitolato ad uno dei grandi miti del club, Cesare Rubini. Si gioca alle 18.30 in un impianto tutto esaurito: l’Alma cerca la vittoria per accedere alle Final Eight di Coppa Italia. L’Olimpia, già matematicamente prima, ha raggiunto Trieste direttamente da Monaco. Alle assenze di Nemanja Nedovic e Kaleb Tarczewski dovrà aggiungersi quella di uno straniero in più per una questione di regolamento. Milano, 13-1 fino a questo momento, può chiudere con il miglior bilancio di metà stagione dell’era moderna. In caso di sconfitta eguaglierebbe il bilancio delle stagione 2014/15 e 2016/17 ovvero 13-2. Trieste, dove è stato tesserato Zoran Dragic, è una squadra con una forte impronta offensiva: segna 85.8 punti di media (4°), è quarta nel tiro da due (graduatoria in cui Milano è al vertice) e seconda nel tiro da tre  (38.8% con il terzo numero di tentativi di tutta la Serie A, dopo Venezia e Cremona). Cinque uomini segnano in doppia cifra media capeggiati dal playmaker Chris Wright, un veterano del campionato italiano (Pesaro, Varese, Torino, Reggio Emilia). Le realizzazioni sono spostate sugli esterni: oltre a Wright anche il “Lobito” Fernandez, Jamarr Sanders e Daniele Cavaliero. Il giocatore più noto è il croato Hrvoje Peric, che arriva da Venezia e segna 12.3 punti con 6.9 rimbalzi per partita. Dentro l’area il coach Eugenio Dalmasson, altro ex veneziano, conta su Justin Knox e William Mosley, due atleti. L’Olimpia si allena nel tardo pomeriggio a Trieste.

Queste le note complete, scaricabili della partita di Trieste: Trieste-Milano Round 15 Game Notes

TRIESTE-OLIMPIA: I PRECEDENTI

La Pallacanestro Trieste 2004 non è legata alla Pallacanestro Trieste che giocò in Serie A dal 1975/76 al 2003/04 e a sua volta non è collegata alla Ginnastica Triestina che vinse anche tre scudetti (1930, 1932 e 1934). Sul piano tecnico questa è la prima partita di sempre tra questa Trieste e Milano. Considerando il club che ha preceduto quello attuale, tra il 1975 e il 2004, l’Olimpia ha affrontato Trieste 43 volte con un bilancio di 32 vinte e 11 perse. A Trieste il record è 11-10 per la squadra di casa, a Milano è 21-1 per l’Olimpia. Il bilancio comprende i quarti di finale del 1991 (2-1 per Milano, allenata da Mike D’Antoni) e la semifinale di Coppa Korac del 1994 che si risolse con una vittoria per parte ma la qualificazione di Trieste per la finale.

LA TRIESTE CONNECTION

Daniele Cavaliero, triestino, ha giocato a Milano due anni, nelle stagioni 2004/05 e 2005/06 per un totale di 47 presenze in campo e 150 punti. Juan Fernandez, argentino di passaporto italiano, venne portato in Italia proprio dall’Olimpia nella stagione 2011/12 ma non ha mai giocato per l’Olimpia in una gara ufficiale. Zoran Dragic, a Trieste da una settimana, ha giocato a Milano la stagione 2016/17 in cui vinse Supercoppa e Coppa Italia prima di infortunarsi al ginocchio. Nella stagione 2017/18 ha trascorso a Milano la preseason per poi trasferirsi all’Efes Istanbul.

L’OLIMPIA E TRIESTE

Il legame tra l’Olimpia Milano e la città di Trieste è indissolubile. Anche se Adolfo Bogoncelli era di Treviso, la sua avventura nel basket, cominciata a Modena diventò rilevante quando fondò la Triestina Milano grazie alla sovvenzione – secondo le ricostruzioni dell’epoca – del Partito d’Azione. Quando il finanziamento cessò, prima trasferì la sua squadra a Como e poi la unì al Dopolavoro Borletti che aveva già vinto quattro scudetti. Era il 1948 e l’Olimpia ebbe molto dalla sua colonia triestina di cui il leader era Cesare Rubini che inizialmente fu giocatore e allenatore, poi solo allenatore vincendo in tutto 15 scudetti. Tra i grandi triestini dell’Olimpia vanno ricordati oltre a Rubini, Romeo Romanutti (sei scudetti, un titolo di capocannoniere con il Simmenthal) che era nato a Spalato ma cresciuto a Trieste, Gianfranco Pieri (il playmaker della prima Coppa dei Campioni, nove scudetti vinti), Giulio Iellini (playmaker di riserva di Pieri nella Coppa dei Campioni del 1966, in tutto quattro scudetti e due Coppe delle Coppe). Sono tutti membri della Hall of Fame dell’Olimpia. Ma c’è da ricordare che nel 1994 quando Bepi Stefanel rilevò l’Olimpia portò a Milano oltre al marchio anche numerosi giocatori tra cui Sandro De Pol (uno scudetto e una Coppa Italia nel 1996), altro triestino. Renzo Vecchiato  ha giocato a Milano dal 1976 al 1978 nella parte iniziale della carriera.

CHI SONO GLI ARBITRI

La partita Trieste-Milano sarà diretta da Roberto Begnis, Guido Di Francesco e Martino Galasso.

OLIMPIA, STRISCIA INIZIALE DA RECORD DI CLUB

La striscia di 12 vittorie per cominciare la stagione è la più lunga del club nell’era moderna, ovvero da quando lo scudetto non è assegnato al termine di un girone unico. Nel 2016/17 l’Olimpia vinse 10 partite di fila prima di fermarsi a Venezia. Le 12 vittorie dell’Olimpia in questo campionato rappresentano la quarta striscia più lunga all’interno di una singola stagione, in regular season, dell’Olimpia. Il record assoluto appartiene al campionato 1962/63 che l’Olimpia chiuse imbattuta a quota 26 successi. Nella stagione 2014/15 l’Olimpia vinse 20 partite di fila superando le 19 della stagione precedente quando tuttavia diventarono 21 con le prime due di playoff. Il record assoluto coprendo più stagioni è di 47 ed è il più lungo nella storia del basket italiano.

OLIMPIA, LA TERZA STRISCIA INIZIALE DI SEMPRE

Nella storia del campionato italiano la striscia iniziale più lunga appartiene alla Mens Sana Siena della stagione 2007/08 con 19. L’allenatore era anche di quella squadra Simone Pianigiani. Al secondo posto c’è la Virtus Bologna, stagione 1997/98, con coach Ettore Messina che ne vinse 13, tutte quelle del girone di andata in una Serie A a 14 squadre. La Pallacanestro Varese ne vinse 11 nella stagione 1980/81. L’Olimpia adesso è al terzo posto di sempre.

PIETRE MILIARI E CURIOSITA’

MIKE JAMES – Contro Varese ha segnato 27 punti migliorando i 26 di Bologna, suo nuovo record nel campionato italiano. Lo sono anche i 33 punti di valutazione e gli otto rimbalzi catturati, tutti nella stessa partita.

KALEB TARCZEWSKI – Contro Brescia, ha stabilito il suo nuovo primato di punti in una gara del campionato italiano con 23. Tarczewski ha anche segnato 10 canestri da due su 12 tentativi. Anche queste ultime due cifre rappresentano i suoi “career-high”.

KALEB TARCZEWSKI 2 – Tarczewski è salito al settimo posto della classifica di società per numero di schiacciate in maglia Olimpia. Con 73 ha superato Jamel McLean. In graduatoria al comando c’è Samardo Samuels con 110; Alessandro Gentile è sesto con 79.

MINDA KUZMINSKAS – Contro Pistoia, Mindaugas Kuzminskas ha stabilito il suo nuovo primato di punti (20) in una gara di regular season superando i 19 dell’anno passato contro Cremona, un primato che poi ha eguagliato con altri 20 punti segnati contro Cantù. Tuttavia, Kuz vanta una prova da 24 punti nei playoff, gara 4 della semifinale con Brescia della stagione passata.

MINDA KUZMINSKAS 2 – Contro Trento, ha stabilito il proprio record di rimbalzi catturati con 12 rimbalzi, confezionando la prima doppia doppia della sua esperienza milanese, 13 punti e 12 rimbalzi di cui sei offensivi. Il precedente primato di Kuzminskas era di otto rimbalzi. Sono record anche i suoi sei rimbalzi offensivi.

ARTURO GUDAITIS – Arturas Gudaitis ha eguagliato a Torino il proprio record personale di canestri da due punti segnati con sette, come aveva fatto la passata stagione a Sassari e Cantù. Tuttavia il 7/7 rappresenta il suo primato per maggior numero di canestri senza errori al tiro che era di 6/6. Lo scorso anno fece 6/6 nella partita interna con Venezia e poi in quella esterna di Brescia. Mai aveva fatto 7/7.

ARTURO GUDAITIS 2 – Arturas Gudaitis ha pareggiato il record di punti in una partita del campionato italiano segnandone 19 contro Cantù e poi ha replicato segnandone altrettanti contro Trento. Ne aveva segnati 19 nella finale scudetto dell’anno passato in gara 5 sempre contro Trento.

DARIO BERTANS – Dairis Bertans è a un assist di distanza dai 50 in Serie A.

CHRIS BURNS – Burns si trova anche a quattro assist di distanza dai 100 in carriera (sono 96). A Pesaro ha messo assieme la prima doppia doppia della sua milizia in maglia Olimpia con 11 punti e 12 rimbalzi. Contro Cantù ha prodotto la quarta prova in doppia cifra della stagione con il record personale di punti, 15, in maglia Olimpia.

CINCIARINI EVOLUZIONE DI UN TIRATORE – Andrea Cinciarini lo scorso anno con il 44.3% stabilì il suo record personale come tiratore da tre punti considerando che nelle stagioni precedenti non era mai arrivato oltre il 36.5% del 2010/11 e aveva toccato il fondo del 15.9% nel 2011/12. Quest’anno sta portando la sua precisione ad un livello superiore. Dopo 14 giornate ha infatti il 61.1% da tre!

LA SCALATA AGLI ASSIST DI CINCIARINI

Andrea Cinciarini figura al sesto posto di sempre nella classifica degli assist del campionato italiano dopo aver scavalcato addirittura Mike D’Antoni. Si trova a 17 assist di distanza dal quinto posto che appartiene a Pierluigi Marzorati. Cinciarini intanto è giunto a quota 346 assist in maglia Olimpia ed è quarto assoluto nella classifica di società capeggiata ovviamente dai 1.138 di Mike D’Antoni. Cinciarini adesso è a un solo assist di distanza dal “podio” di Piero Montecchi (347). Alessandro Gentile è secondo con 470.

 

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