E’ mezza Olimpia – ed era anche mezza Torino per essere onesti – ma le belle sensazioni suscitate a Castelletto Ticino sono state trasferite a Lucca nella semifinale del Trofeo Lovari, un classico di settembre del basket italiano, vinta 96-77. L’Olimpia ha comandato, quais sempre con vantaggi in doppia cifra, per 40 minuti tranne un momento nel primo periodo su una sfuriata di Carlos Delfino subito cancellata. Alto ritmo, contropiede, gioco arioso, tiri aperti e percentuali elevate, ma l’Olimpia è piaciuta per lo spirito, la combattività, la voglia di competere in una serata in cui la difesa ha sofferto le rotazioni ridotte ovviamente e le caratteristiche particolari di Torino, a tratti piccolissima ma aggressiva e con esterni di qualità. In più la febbre ha disturbato Kaleb Tarczewski che ha sciolto le riserve sul suo impiego solo all’ultimo monento.

LA PARTITA – Il ritmo dei primi minuti è altissimo, soprattutto lo sono le percentuali. Milano segna in tutti i primi sei possessi, Torino lo fa nei primi quattro. L’Olimpia va avanti 14-8 perché sfrutta anche tre triple, due di Dairis Bertans (12 nel primo quarto, 4/4 dal campo prima di sbagliare da tre). Il vantaggio massimo tocca gli otto punti ma sono pochi rispetto a quello che si vede: l’attacco è impeccabile nell’esecuzione ma la velocità delle guardie di Torino e l’aggressività a rimbalzo dell’avversario non permette un allungo netto. Torino gira tutti vorticosamente: Tony Carr con due penetrazioni e Tekele Cotton hanno energia e segnano (15 in coppia nel primo periodo). Il ricorso alla panchina favorisce la rimonta. Una tripla di Carlos Delfino riduce il margine a un solo punto sul 22-21, la seconda determina l’unico sorpasso della Fiat. L’Olimpia risponde e con un gioco da tre a rimbalzo offensivo di Della Valle schizza sul 30-27 alla fine del primo quarto. L’Olimpia riprende sei punti di vantaggio con Micov ma Delfino resta ispirato, accorcia ancora. Il quintetto con Della Valle e Micov come unici giocatori del roster reale (più Waller, Maras e Ortner) riguadagna 11 punti di margine quando proprio Amedeo ad una tripla aggiunge tre tiri liberi e poi un lungo jumper. Alla fine del primo tempo l’Olimpia produce ancora 54 punti e ne ha 10 di vantaggio, sul 54-44. Nel terzo periodo Torino cavalca la vena del trio Carr, Cotton e Delfino per restare minacciosa. L’Olimpia replica colpo su colpo non solo con i missili di un grande Dairis Bertans ma anche gli otto punti nel periodo di Simone Fontecchio. Una tripla di James vale il +15 del massimo vantaggio che chiude il terzo quarto dopo un paio di minuti di “Smallnall” estremo di Torino con Milano in assetto “big” (Maras da 4 in appoggio a Tarczewski e Fontecchio da 3) ma pronta a tenere le penetrazioni e coprire gli spazi. Nel quarto periodo, di nuovo con l’obbligo di quintetti avventurosi, mai più di tre giocatori del roster e anche un po’ stanchi, l’Olimpia si ferma un po’ in attacco ma conserva un margine di sicurezza e chiude conquistando la finale, 96-77.

GLI ASSENTI – L’Olimpia era senza i nazionali Andrea Cinciarini, Christian Burns, Nemanja Nedovic, Mindaugas Kuzminskas, Arturas Gudaitis; senza Curtis Jerrells (a Milano a lavorare individualmente: problema solito alla pianta del piede sinistro). Jeff Brooks, rientrato a pomeriggio inoltrato da Detroit con il passaporto italiano che lo rende utilizzabile dalla Nazionale azzurra nelle due partite della prossima settimana contro Polonia e Ungheria, pur a referto non è stato utilizzato.

BOXSCORE

A|X Armani Exchange Olimpia Milano-Fiat Torino 96-77

Olimpia: James 15 (4/5, 2/9, 8 ass), Waller 12 (0/1, 4/5), Bertans 17 (2/2, 4/7), Della Valle 16 (2/3, 2/7, 4 ass), La Torre, Fontecchio 16 (4/4, 2/4, 5 rim, 20 val.), Babilodze 3 (1/1 da 3), Micov 7 (2/5, 1/2),, Tarczewski 5 (1/2, 4/5 tl, 6 rim), Maras (0/5), Ortner 5 (2/5, 8 rim). Brooks. Coach: Simone Pianigiani.

Torino:  Anumba 9, Carr 25, Poeta 4, Delfino 14, Caruso 5, Stojanovic 1, Cotton 11, Demetrio 8. Cusin, Guaiana. Coach: Larry Brown.

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