E’ la prima ministriscia perdente, due sconfitte, di questo campionato e l’Olimpia è ancora prima e padrona del suo destino, prima o seconda, in questa regular season. Quindi è vietato fare drammi, è opportuno ricordare che c’erano assenti, un rotazione corta, ci sono stati problemi di falli e soprattutto gambe rese pesanti dal lavoro svolto nelle ultime due settimane. Ovviamente le attenuanti finiscono qui ma l’Olimpia di Brindisi è stata troppo brutta per essere vera. Mai in partita dopo il 10-6 iniziale, senza energia, soverchiata a rimbalzo e incapace di chiudere al ferro, in avvicinamento, salvata solo a tratti da qualche buon canestro da tre punti. Le palle perse hanno fatto il resto. Brindisi ha vinto meritatamente 64-50 e già il punteggio dice tutto su una prova mediocre sulla quale è inutle aggiungere altre considerazioni.

IL PRIMO TEMPO – Jamel McLean si vede fischiare un fallo a rimbalzo d’attacco che è il suo secondo e costringe l’Olimpia subito sulla difensiva nella rotazione. Coach Repesa manda in campo Magro, un suo canestro dalla media più la tripla di Macvan la spingono avanti 10-6. Poi però c’è un passaggio a vuoto difensivo, errori da fuori al tiro che favoriscono il break di Brindisi. Segnano Banks e Scott da tre, il parziale è 8-0 e Repesa chiama time-out. Ma non cambia nulla: l’Olimpia non segna più, da tre, da sotto, non è lucida e non riesce a difendere. Brindisi trova una tripla frontale di Coornouh, una dall’angolo di Zerini, poi sulla sirena anche un rocambolesco canestro di Scott per un 18-0 raggelante che chiude il primo quarto sul 24-10 Brindisi. Il parziale che unisce i due periodi è 23-0 e porta Brindisi 19 punti avanti prima che Lafayette segni due volte da tre. In mezzo c’è un canestro subito da Harris e c’è un tiro libero segnato da McLean. L’Olimpia a metà del secondo quarto riprende un minimo di inerzia. Bucchi chiama time-out. Lafayette finalmente trova un po’ di collaborazione: dopo la tripla di Jenkins, mette due liberi che riducono il margine di disavanzo a quota nove (33-24). Qui però la difesa si scopre su Zerini che la punisce dall’arco e subito dopo a Lafayette in attacco fischiano il terzo fallo. Il jumper di Harris vale un nuovo 5-0 Brindisi. Sanders in entrata va a segnare un lay-up, Simon fa 2/2 e alla fine del primo tempo è 38-28 Brindisi.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia parte con due triple, la prima di Simon, la seconda di Sanders, ma non capitalizza perché quando si avvicina al canestro non segna mai, a rimbalzo subisce e la difesa non è ancora reattiva. Brindisi tiene il vantaggio, anche dopo la tripla di Kalnietis cui segue il terzo fallo, in attacco su Anosike, di McLean. Il lituano chiude un contropiede condotto da Sanders, poi sul suo errore dall’arco Sanders strappa il rimbalzo offensivo e accorcia a meno sei trasformando i due liberi. Nel momento in cui sembra poter riacciuffare la partita, l’Olimpia si perde tra errori da tre (due di Sanders, uno di Lafayette), palle perse (una di Kalnietis in contropiede, una in cooperazione Simon e Macvan) e tiri affrettati. La palla che Scott ruba sull’ultimo possesso e un’esecuzione pigra dell’attacco vale il 52-43 Brindisi alla fine del terzo periodo. La reazione dell’Olimpia si esaurisce così. All’inizio del quarto periodo arrivano solo errori e cattivi tiri, la difesa molla. Scott e Harris segnano da fuori, Brindisi piazza un nuovo 8-0 che Repesa prova a spegnere con un time-out e la zona. Alla ripresa il meno 17, 60-43, torna un meno 12 con un canestro di Simon a rimbalzo d’attacco e una tripla frontale di Sanders. Ma è solo un attimo perché l’Olimpia di Brindisi non ha continuità, non ha ritmo e non riesce mai a costruire sui momenti favorevoli, peraltro pochi. Il finale è 64-50.

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