L’Olimpia illude con 17-18 minuti spettacolari in cui spacca la partita, segna 45 punti e vola a +15. Poi resta senza benzina, va in confusione, non riesce a rispondere a finisce per farsi travolgere dal Barcellona. La risposta è orogliosa ma tardiva. Il Barcellona vince 83-78. Gioca però una grande partita Abi Abass, grandi schiacciate, grande cuore ed energia. Per questa volta bisogna accontentarsi.

IL PRIMO TEMPO – I primi minuti sono dominati dagli attacchi. L’esecuzione è eccellente: il pick and roll per Ante Tomic mette in difficoltà Raduljica così sul 10-11 (otto punti del croato) Coach Repesa si “abbassa” con McLean. L’Olimpia parte brillante in attacco, divide le responsabilità e dopo una tripla di Hickman e una schiacciata di McLean su assist di Cinciarini piazza un 5-0 prima del time-out. Al rientro, Cinciarini manda a canestro ancora Hickman ma sul più sette, l’Olimpia si ferma. L’ingresso di Petteri Koponen rivitalizza l’attacco del Barcellona. Il finlandese segna da tre poi completa un gioco da tre punti. Il parziale è 8-0 per i blaugrana. Tomic completa un altro gioco da tre e consegna al Barcellona tre punti di vantaggio. E’ Fontecchio ad impattare aa quota 22 alla fine del primo periodo. L’Olimpia prolunga il momento positivo con un parziale di 7-0 all’inizio del secondo quarto con una tripla di Fontecchio e una schiacciata di Abass. Il Barcellona risponde subito prima con un lay-up di Faverani e poi con un’altra bomba di Koponen, vera spina nel fianco della difesa biancorossa. Dal time-out di Repesa, esce di nuovo la bella versione dell’Olimpia, soprattutto di Kalnietis che prima segna da tre e poi manda a schiacciare McLean. L’Olimpia allunga decisa: canestro ravvicinato e tripla di Abass, gioco da tre di Pascolo. Sulla bomba di Macvan, utilizzato da centro, Milano schizza al massimo vantaggio, 15 punti, sul 45-30. Dal time-out di Bartzokas, il Barcellona esce carico di energia mentre l’Olimpia sperimenta problemi di falli, il terzo di Pascolo poi il terzo di Fontecchio con gli avversari lontani dal bonus. Il parziale è un violento  11-0, aiutato anche da due errori di Abass dalla lunetta. All’intervallo è 45-41 Olimpia.

IL SECONDO TEMPO – Il Barcellona parte con un 5-0 e prolunga il break ma soprattutto sorpassa con una tripla di Vezenkov, solo per un attimo vanificata da due liberi di Raduljica, perché poi l’attacco continua a risultare impreciso mentre Tomic in area domina. Il Barcellona arriva a più otto prima che Milano trovi un canestro dal campo dopo circa sette minuti di astinenza (tonante schiacciata a difesa schierata di Abass). Non cambia nulla, anzi aumentano i problemi di falli (arriva il terzo di Cinciarini, arriva il quarto di Pascolo). Il Barcellona cavalca Koponen che come nella partita di andata segna sempre. Quando Abass riporta il deficit a sette punti, il finnico risponde con la stessa moneta. Alla fine del terzo periodo è 65-55 Barcellona. Il margine cresce fino a 14 punti, poi l’Olimpia ha una reazione emotiva con un jumper dalla media di McLean e un’entrata di Kalnietis. Dura poco perché tre occasioni per rientrare a meno otto vengono sprecate e Vezenkov arma il tiro per scavare 15 punti di vantaggio. Poco Renfroe con una tripla respinge un nuovo 5-0 di Milano. Con un quintetto italiano per quattro quinti, l’Olimpia un’altra volta a rientrare trascinata da Abass. A 2’01”, ritorna a meno sette mentre anche Abass è in campo con quattro falli. Dopo il time-out di Bartzokas, il Barcellona costruisce un buon tiro da tre dall’angolo di Oleson che ripristina 10 punti di margine. L’Olimpia ha nelle gambe un ultimo assalto che le permette di ricucire due volte a meno quattro ma è tutto qui.

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