Il Presidente dell’Olimpia, Livio Proli, ha partecipato alla trasmissione “Pick and Roll” su San Marino Tv. Ecco i passi significativi del suo intervento.

Sul futuro dell’Eurolega alla luce degli ultimi episodi riguardanti l’Eurocup: “Sono sereno perché non credo che tra un anno ci troveremo nella situazione attuale. O nell’arco dei 12 mesi Baumann (segretario generale della Fiba – nda) e Bertomeu (commissioner dell’Eurolega – nda)  troveranno una soluzione serena per tutti oppure ci sarà il verdetto della Corte Europea sul principio della libera concorrenza. Una di queste due cose decongestionerà una fase complicata in cui viviamo uno scenario particolare e tutti hanno paura di fare la prima mossa”.

Sulla sentenza della Corte Europea – “Parliamo di sport professionistico. E’ un settore dove c’è chi investe e deve tutelare i propri investimenti creando valore. Il principio della libera concorrenza credo sia inviolabile. E dalla Corte mi aspetto un ragionamento che poi sarebbe coerente. I tempi saranno mediolunghi ma entro i 12 mesi”.

Sulla posizione degli 11 club con licenza di Eurolega – “La storia dice che negli ultimi 15 anni il torneo dell’Eurolega ha avuto uno sviluppo forte ed evidente. E’ un prodotto che funziona tantissimo. Chi ha investito oggi comincia a vedere i ritorni e questo va rispettato. Non si parla solo di immagine e di sport, si parla anche di modello di business. Gli 11 investitori con licenza A devono anche garantire determinati standard. Avere la licenza significa rispettare determinati parametri, un impianto da 10.000 spettatori, 8.000 spettatori di media e tanti investimenti sulle luci, su attività di marketing che garantiscano un prodotto bello ma sempre da migliorare. Non è solo un privilegio. Dentro questi parametri ci sta a pieno titolo anche Milano: il lavoro fatto fuori del campo in questi anni è stato forse superiore a quello fatto in campo almeno in Europa e quindi è normale che voglia difendere il ritorno di questi investimenti per poi sublimarlo anche sul campo con prestazioni sempre migliori”.

Su Serie A ed Eurolega: “”Assistere alle finali di Eurolega dice che la qualità raggiunta dal torneo è altissima anche confrontata con la NBA. Competere in un’Eurolega di livello sempre più alto è bellissimo e aiuta a migliorare anche in ambito nazionale. Per cui il messaggio che voglio mandare è questo: rimanere in Eurolega è prioritario ma lo è anche difendere la nostra presenza in campo nazionale. I due elementi non sono in antitesi, è scorretto pensarlo, ma complementari. Uno aiuta l’altro. Spero che in futuro istituzioni e regolamenti consentano lo sviluppo sinergico di questo sport. Quello che emerge dallo scenario attuale ha lasciato capire che se le istituzioni, qualsiasi sia la loro l’etichetta, lavorano ognuno per il proprio dissipando la sinergia di questo mondo, allora tutti avremo delle difficoltà. Bisogna fare sistema a livello nazionale e internazionale e investire bene su uno sport per me superiore al calcio come bellezza”.

Sulla Fiba: “La Fiba era interessata al pacchetto Eurolega ma fin dall’inizio abbiamo detto che la negoziazione sarebbe stata possibile solo tra due soggetti legittimati a trattare quindi Baumann e Bertomeu. Andare a gestire una trattativa spacchettando gli interlocutori, parlando con i singoli rappresentanti non sarebbe stato corretto o utile. Poi la distanza tra le parti si è visto che era troppo ampia e lì c’è stato il patatrac. L’Italia si è trovata in una posizione particolare – e tra l’altro interessante – perché c’era la volontà di organizzare il Preolimpico e di candidare Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2024. Quindi a differenza di quanto capitato altrove l’Italia mediaticamente si è trovata molto esposta e gli ingredienti nel piatto erano e sono tanti. Adesso tutto mi pare stia rientrando nell’alveo della ragione almeno da un punto di vista formale più che sostanziale. Ma siamo tutti fiduciosi che i grandi uomini di queste grandi istituzioni, da Bertomeu a Baumann, da Malagò a Petrucci, faranno vincere la sinegia e l’economia fiscale di questo bellissimo sport”.

Milano in Eurolega: “Non ci sono dubbi, non ci sono interpretazioni. Milano parteciperà all’Eurolega e investirà per garantire una sua presenza durevole e sempre più competitiva”.

La stagione di Milano: “Se a inizio stagione mi avessero chiesto di firmare la vittoria in Coppa Italia e di andarci a giocare le chance di successo in Italia in questo modo non avrei esitato. Abbiamo cambiato tantissimo, abbiamo avuto una partenza difficilissima per questioni organizzative che ci hanno impedito di allenarci come avremmo voluto. Mi ha fatto molto male uscire dall’Eurolega così presto o finire fuori dall’Eurocup ma qualcosa abbiamo fatto. La Coppa Italia l’abbiamo vinta dopo 20 anni e vedo lo sforzo dell’allenatore, la coesione, la crescita dei giocatori quasi tutti nuovi. I playoffs saranno difficilissimi perché giocare contro Milano dà agli avversari uno stimolo fortissimo per gli avversari. Ma ci stiamo preparando per riportare lo scudetto a Milano”.

Su Gentile: “E’ la bandiera che abbiamo scelto, abbiamo sempre confermato la sua leadership all’interno del progetto. Ha avuto una stagione sfortunata per gli infortuni ma siamo convinti, conoscendolo, che pur arrivando ai playoffs in condizioni precarie riuscirà a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Non riesco a vedere un futuro dell’Olimpia senza il nostro Capitano: non solo per il talento ma anche per l’attaccamento alla maglia e i valori che esprime”.

 

 

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