Gara 5 finale 1989, Livorno-Milano 85-86

Arriva sempre il momento in cui le grandi squadre devono vincere una grande partita in trasferta. Non c’era dubbio che la Milano del 1989 fosse una grande squadra, solo che era quasi a fine corsa. Era una squadra stanca e con i tre giocatori principali più vicini ai 40 anni che ai 35: Mike D’Antoni e Bob McAdoo avevano 38 anni, Dino Meneghin 39. L’Olimpia perse l’occasione di chiudere i conti in gara 4 a Lampugnano condannandosi allo spareggio di Livorno, impianto da 5.000 posti, con la gente assiepata lungo le linee laterali e di fondo campo. Una battaglia con 35° all’esterno e dentro probabilmente di più che cambiò padrone almeno tre volte nell’ultima porzione di secondo tempo. Milano la vinse con grandi canestri di D’Antoni e soprattutto Roberto Premier. Ma fu proprio Premier a sbagliare il tiro della staffa esponendosi al contropiede di Livorno che venne concluso da Andrea Forti su un assist da metà campo di Alessandro Fantozzi. Una frazione di secondo dopo la sirena.