L’Olimpia ha vinto contro l’ASVEL rimontando 16 punti nel secondo tempo: dopo aver chiuso il primo sotto 40-26, ha incassato il canestro di James Gist del meno 16 e da quel momento nei restanti 19 minuti ha prodotto un parziale di 47-30 vincendo di un punto. Nelle cinque vittorie di questa stagione di EuroLeague, l’Olimpia non aveva mai vinto con un margine così stretto.

Nel secondo tempo, vanno registrati 11 punti di Shavon Shields, 10 di Nicolò Melli, sette di Pippo Ricci, sei di Malcolm Delaney da aggiungere ai due falli subiti mentre era in difesa che hanno sottratto due opportunità all’avversario. Elie Okobo ha segnato 14 dei suoi 25 punti nella ripresa di cui 10 nel quarto periodo, ma la difesa dell’Olimpia è riuscita a fargli sbagliare l’ultimo tiro preso e a passare la palla sul possesso finale.

IL TERZO QUARTO

Ricostruiamo quello che è successo. Sul 42-26 Asvel, l’Olimpia ha realizzato un parziale complessivo di 20-4 che le ha permesso di pareggiare a 46 con 1:26 da giocare nel periodo. In questo parziale ci sono state due triple (di Delaney, che ha avviato la rimonta, e Melli), due jumper dalla media di Shavon Shields, un canestro in post basso di Melli e uno di pura voglia di Datome, su una palla quasi persa e poi ricontrollata in extremis. Tornata a contatto, l’Olimpia ha avuto due tiri liberi da Mitoglou e poi due canestri di Rodriguez a contenere due liberi di Kyle Hines. Solo che dopo la parità, l’Asvel ha ripreso a segnare prima con Antoine Diot da tre e poi con il fadeaway di Okobo. Sul meno tre, palla in mano, l’Olimpia non ha segnato ma, evidentemente tratto in inganno dal cronometro, Diot ha tirato con sette secondi circa da giocare dalla propria metà campo. Melli, con grande presenza, ha raccolto il rimbalzo e palleggiato fino ad arrivare nella posizione giusta per esseguire un tiro da tre credibile. Solo rete e 51-51.

L’OLIMPIA RESISTE A OKOBO-KAHUDI

Dopo l’1/9 del primo tempo, l’Olimpia ha fatto 8/18 da tre nel secondo tempo, in linea con le medie stagionali. Era entrata nella gara con 11 triple segnate per gara, il miglior dato di tutta l’EuroLeague, e ne ha messe nove alla fine. Nel quarto quarto, dall’angolo Pippo Ricci ha segnato la tripla del più tre che poi è stato il massimo vantaggio di Milano. Ma in quel momento, si è scatenato Okobo con 10 punti consecutivi: fadeaway dalla media, tripla, fadeaway, tripla. Parziale personale di 10-2 cui ha risposto Melli con un rimbalzo offensivo grazie al quale ha corretto un errore dall’angolo di Shields. Tornata sotto di cinque, l’Olimpia forse ha costruito qui la sua vittoria. l’Asvel, inclusa la tripla di Okobo, ha segnato da tre tre volte di fila, due con Charles Kahudi. Lì poteva piazzare il break risolutivo, invece l’Olimpia ha retto perché a sua volta ha avuto una tripla di Delaney su scarico di Shields (cinque assist), una di Ricci su assist di Melli e infine ha avuto un gioco da tre completato di Shields. Dopo la sfuriata Okobo-Kahudi, Milano era comunque a meno due. Poco dopo la tripla di Shields ha pareggiato la gara e un tiro libero ha riportato l’Olimpia in vantaggio.

LA DIFESA DI MELLI NEL FINALE

E qui c’è stato il gran finale: Okobo ha segnato l’ultima tripla in step-back contro Delaney, dopo aver rischiato di perdere palla, toccata proprio da Delaney, e quasi nella metà campo difensiva. Sotto di due, l’Olimpia ha dovuto difendersi contro un tiro che avrebbe potuto essere risolutivo. Invece quando sul cambio difensivo contro Okobo si è trovato Melli, la guardia francese l’ha attaccato dal palleggio quattro volte, le prime tre andando a sinistra, lui è mancino, e la quarta cambiando direzione per prendersi un tiro impossibile cadendo indietro. Melli ha anche conquistato il rimbalzo difensivo. Sull’ultimo attacco, Shields non ha trovato né il fallo né il canestro, ma Hines si è procurato il quarto, decisivo, rimbalzo offensivo che ha tramutato in un assist per Devon Hall: aveva 0/5 dal campo, ma ha segnato il tiro più importante. Solo che mancava ancora una difesa per proteggere il 73-72.

E qui ancora una volta l’Olimpia ha risposto: Hall dopo il canestro ha anche retto il primo assalto di Okobo e quando questi ci ha riprovato, Melli è arrivato in aiuto e l’ha obbligato a passare la palla. Shields ha ruotato per impedire il tiro di Kahudi (che aveva messo due triple nel quarto periodo), così l’ultima opzione è diventato David Lighty (nessun canestro dal campo fino a quel momento). Lì è servita un po’ di fortuna, perché ha sbagliato. Il rimbalzo, faticoso, ha chiuso la partita.

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