Il giorno dopo… i mille e più – nessuno li ha contati – tifosi accorsi un sabato pomeriggio rovente come la mano destra di Dairis Bertans nel parcheggio del Mediolanum Forum per tributare l’applauso ai protagonisti della vittoria di Milano, la numero 28. Per il terzo anno consecutivo l’Olimpia vince due trofei dei tre assegnati in Italia. Curiosamente la combinazione è cambiata ogni anno: Coppa Italia e scudetto nel 2015/16; Supercoppa e Coppa Italia nel 2016/17; Supercoppa e scudetto nel 2017/18. Una post-season memorabile: 10-3 il bilancio, 3-0 nelle situazioni di “match-point”, tutte gare giocate in trasferta dove l’Olimpia ha chiuso tutte e tre le serie; il record di vittorie in post-season di Simone Pianigiani; il doppio primato di Andrea Cinciarini, primo di sempre per assist in finale e nei playoff. “E’ stato il mio anno migliore, perché sono aumentate le aspettative qui a Milano. Nella prima parte di stagione giocavo meno, soprattutto in EuroLeague, poi un po’ di più gradualmente e infine dopo l’infortunio occorso a Jordan Theodore le cose per me personalmente sono cambiate – ha detto il Capitano nella conferenza stampa dello scudetto – Ma il mio rendimento non è stato fine a sé stesso perché con esso sono arrivate anche tante vittorie”. Cinciarini in spogliatoio a Trento, parlando alla squadra, aveva tenuto a ringraziare Amath M’Baye e Jordan Theodore che sono stati compagni eccezionali anche nel momento per loro meno appagante. A livello di chimica è stato decisivo. “Qualunque cosa abbiano detto e scritto, qualunque sconfitta… non è mai successo nulla dentro lo spogliatoio, siamo sempre rimasti insieme. E’ stato decisivo”, ha aggiunto Cinciarini.

“E’ stata la miglior stagione anche per me – ha precisato Andrew Goudelock, MVP della finale come Ale Gentile nel 2014 e Rakim Sanders nel 2016 -, non avevo mai difeso come ho fatto in questa stagione, sono onesto. E’ stata un’annata lunga e in qualche momento difficile ma è stato bellissimo vedere la squadra unirsi ogni giorno di più e arrivare al top nel momento giusto. Non solo per me personalmente ma per tutti. Il trofeo di MVP è stato una ciliegina sulla torta, mio figlio era molto contento, ma quello che mi interessava era vincere. Meritavamo di vincere per tutto quello che abbiamo faticato e soverchiato. Oggi sono un giocatore molto migliore di 12 mesi fa, più completo e più forte mentalmente. Negli ultimi tre mesi questi ragazzi sono diventati la mia famiglia, sono contento per loro, loro per me”.

Fuori è stato il pandemonio, una festa cominciata a Trento. Prima sul pullman quando Andrea Cinciarini ha fermato tutti ed è rientrato a prendersi la retina: nessuno ci aveva pensato nell’immediato dopo gara. Il viaggio di ritorno è stato lungo e – diciamo così – movimentato. La squadra è arrivata a Milano verso le 3 di mattina e ha festeggiato al “Just Cavalli” sulle note di “We Are The Champions”. Gli ultimi ad andare via sono stati Mindaugas Kuzminskas, Andrea Cinciarini e Davide Pascolo che hanno toccato le 6. Minda ha imparato a cantare “Siamo noi, siamo noi…” e l’ha mostrato nella festa sul palco di sabato pomeriggio. “E’ stata una stagione lunga – ha detto Jordan Theodore – e ovviamente avrei preferito giocare ma mi sono infortunato, la squadra è cresciuta. Io sono un giocatore di squadra, qualche volta giocare di squadra significa sacrificare il proprio ego. L’ho fatto. Nessuno potrà mai dire che non aiuto la squadra, come posso”. E’ stato detto anche di Amath M’Baye e di Marco Cusin, decisivo per accelerare lo sviluppo delle due torri Gudaitis e Tarczewski anche in allenamento. “Per questo dico che sono molto contento di quello che hanno fatto gli italiani: sono sempre stati pronti a dare il loro contributo, come si è visto in finale quando Abass ha giocato anche da finto 4, e con Pascolo”, ha detto Coach Simone Pianigiani.

“Questa stagione è stata importante perché anche quando abbiamo fatto dei cambiamenti li abbiamo fatti guardando al futuro, con Curtis Jerrells e poi Kuzminskas che non l’abbiamo voluto perché è forte ma perché è forte e l’abbiamo convinto a stare con noi anche l’anno prossimo”, ha detto il Presidente Livio Proli.

 

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