Dietro le quinte della vittoria, cogliendo gli attimi, gli sguardi, i sorrisi, le smorfie di una notte magica, una grande vittoria, lo scudetto numero 28, inseguito e sofferto per dieci mesi. Il coro nello spogliatoio, gli abbracci selvaggi, gli occhi gonfi o pieni di felicità. Questo è uno scudetto, più ancora del simbolo tricolore, più ancora del numero 28 stampato sui cappellini e sulle maglie a indentificare il ritorno in vetta all’Italia dei canestri. Lo scudetto è una gioia immensa coltivata ogni giorni per mesi, superando difficoltà e crisi, combattendo la stanchezza, stringendosi ancora di più nel lavoro, chiedendosi ogni giorno cosa si potesse fare per essere migliori del giorno precedente. L’Olimpia ha fatto tutto questo. 28 volte.