Bruno Cerella, il cuore oltre l’ostacolo e qualche volta anche un talento sottovalutato. Cerella si è costruito una carriera ad alto livello con spirito, coscienza dei propri limiti, difesa ad oltranza e agonismo. Per questo piace alla gente. Ma in tutta questa esaltazione del carattere spesso si disperdono qualità che non sono così insignificanti: Cerella è un giocatore in condizioni fisiche superbe, con il 6% di grasso corporeo, che si allena in modo maniacale, ha doti atletiche che gli permettono di tenere fisicamente contro tutti ma anche di marcare giocatori molto più piccoli di lui. E poi capita che abbia periodi di grande ispirazione al tiro, in cui carica il jumper con fiducia come è accaduto contro il Neptunas Klaipeda quando, ricevuto in punta, lo scarico di Kruno Simon non ha esitato un attimo per tirare e segnare. “Senza Gentile, con il Neptunas dovevamo tutti dare qualcosa di più. Ho provato a farlo anche io”, dice. 11 punti negli ultimi 11 minuti (anzi 10 perché poi è uscito per falli), giocando con quattro falli a carico ma senza rinunciare a difendere forte, addirittura qualche volta nascondendo le mani per non correre rischi. Una partita bella, una partita da Cerella.

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