Venezia-Milano al Taliercio di Mestre (si gioca domenica alle 17.00, diretta su Eurosport 2 ed Eurosport Player) mette di fronte le squadre che si sono divise gli ultimi quattro scudetti. La Reyer è stata anche l’unica formazione – è successo nel 2017/18 – ad aver sottratto la regular season all’Olimpia, vincitrice di cinque delle ultime sei edizioni. Stranamente però Reyer ed Olimpia non si sono mai incontrate in finale scudetto: i suoi titoli, Venezia li ha conquistati superando Trento e Sassari; Milano ha battuto Reggio Emilia e Trento nelle ultime due occasioni. Nei playoff si sono incontrate però in epoche recenti: nel 2012, nel primo turno, finì 3-0 per l’Olimpia; nel 2016 in semifinale l’Olimpia vinse 4-2, ma fu anche sotto 2-1 nella serie. Questa partita nasce in circostanze atipiche: Milano in campionato ha vinto le ultime tre e cinque delle ultime sei con cui ha rinforzato la propria classifica; Venezia ha bisogno di una vittoria per conquistare l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia. La Reyer, che in Eurocup è 7-2, già qualificata al turno successivo dopo la vittoria di Limoges, in campionato è 5-0 in casa e 0-6 in trasferta. Entrambe le squadre ricorrono al turnover degli stranieri: Venezia l’ha ridotto di recente – salvo infortuni – ad una scelta tra Gasper Vidmar, un centro puro, e Ike Udanoh, più mobile, che lo scorso anno era stato avversario dell’Olimpia nei playoff, con Avellino. L’Olimpia ha viaggiato nel pomeriggio da Lione a Venezia e dopo la partita raggiungerà Madrid.

COACH ETTORE MESSINA – “Giochiamo contro la squadra che ha vinto due degli ultimi tre scudetti, per la quale abbiamo il massimo rispetto. E’ una formazione organizzata, che può attaccarci in tanti modi diversi. Se non dovessimo presentare una difesa degna di questo nome, non avremmo alcuna chance di vincere la partita”.

L’AVVERSARIO – Il centro Mitchell Watt, mancino, è il primo realizzatore e il primo rimbalzista di squadra, ormai un veterano del campionato italiano e della Reyer. Esegue anche 1.2 stoppate di media. Austin Daye, che ha esperienza NBA alle spalle, è il secondo realizzatore e il secondo rimbalzista di squadra. Anche Jeremy Chappell viaggia in doppia cifra. Michael Bramos resta il miglior tiratore da tre punti della squadra con il 38.9% su quasi cinque tentativi di media. Il playmaker Andrea De Nicolao è diventato anche lui molto affidabile e quest’anno sta convertendo quasi il 41% dei suoi tiri dall’arco. Valerio Mazzola, recuperato da uno stop che l’ha bloccato a inizio stagione, ha giocato solo quattro partite, ma è diventato letale al tiro (62.5% anche se su otto tentativi da tre totali). Coach Walter De Raffaele, che ha vinto entrambi gli scudetti della Reyer, utilizza una rotazione estesa, con Stefano Tonut, Bruno Cerella, Ariel Filloy, il sesto straniero – Udanoh o Vidmar – e ovviamente il tuttofare Julyan Stone.

GLI ARBITRI Carmelo Paternicò, Tolga Sahin, Giulio Pepponi.

I PRECEDENTI VS. VENEZIASono 90 i precedenti tra le ultime due squadre che abbiano vinto il titolo italiano (Olimpia nel 2016 e 2018, Venezia nel 2017 e nel 2019) che si sono equamente divise gli ultimi quattro scudetti. L’Olimpia ha un vantaggio netto nei confronti diretti, 69-22. A Milano il parziale è 40-5 in favore dell’Olimpia. Nel 2015/16, le due squadre si sono misurate 10 volte, con un bilancio di 8-2 in favore dell’Olimpia che comprende la semifinale di Supercoppa, il quarto di finale di Coppa Italia e la semifinale scudetto vinta 4-2 conquistando le ultime tre partite di cui due in trasferta (sotto gli highlights di quella serie). Olimpia e Reyer si erano incontrate anche nei quarti dei playoffs del 2012 con vittoria 3-0 di Milano (in trasferta canestro risolutivo di Malik Hairston) e nel 2017 nella finale di Supercoppa vinta dall’Olimpia 82-77 con 29 punti di Jordan Theodore, MVP della competizione svoltasi a Forlì. A Venezia è 27-17 per l’Olimpia, dopo la vittoria nella gara di andata della scorsa stagione 84-81.

LA VENEZIA CONNECTIONBruno Cerella, da tre anni a Venezia, ha giocato a Milano per quattro stagioni. Arrivò all’Olimpia nell’estate del 2013 vincendo subito lo scudetto. Durante la sua permanenza a Milano ha vinto due scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa. Nel 2016 vinse la Coppa Italia giocando la finale contro Avellino due giorni dopo un’operazione al menisco. Nella stagione 2013/14 in EuroLeague fu primo nelle Top 16 nel tiro da tre. Numerosi gli avversari storici: coach Walter De Raffaele era il playmaker di riserva della Libertas Livorno che giocò la finale scudetto del 1989 contro l’Olimpia. In quella squadra militava Alberto Tonut, padre di Stefano Tonut attualmente alla Reyer. Austin Daye è il figlio di Darren Daye che giocò una finale scudetto nel 1988 contro l’Olimpia vestendo la maglia di Pesaro. Ariel Filloy ha giocato a Milano nella stagione 2011/12: 16 gare con 42 punti segnati. Ebbe apparizioni in panchina e quattro minuti in campo anche nelle due stagioni precedenti. La Reyer ha annunciato ma non ancora tesserato Andrew Goudelock, che ha giocato nell’Olimpia nella stagione 2017/18 vincendo lo scudetto e conquistando il trofeo di MVP dei playoff. Nell’Olimpia l’unico ex è Paul Biligha, che lo scorso anno con la Reyer ha vinto lo scudetto. Esistono altri legami storici tra questi due club che coinvolgono alcuni dei grandi della storia Olimpia come Sergio Stefanini e Gabriele Vianello, veneziani che hanno giocato per ambedue i club e hanno vinto tutto a Milano. Riccardo Moraschini e Jeremy Chappell hanno giocato assieme a Brindisi nella passata stagione. Chappell è stato anche compagno di Chris Burns a Cantù.

DELLA VALLE @ 200 – Amedeo Della Valle a Venezia tocca la gara a referto numero 200 in Serie A, tuttavia sarà la numero 191 effettivamente giocata.

MICOV VERSO I 400 ASSIST – Vlado Micov ha superato contro Reggio Emilia i 600 rimbalzi in carriera in Serie A. In quella gara ha distribuito otto assist e adesso si trova a meno cinque dai 400 in carriera.

 

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